L’impatto di Claudio Ranieri alla Roma è stato evidente. Certo, non subito dal punto di vista dei risultati – ma era largamente prevedibile – ma in ogni caso la svolta si è vista. A partire dal livello comunicativo fino ad arrivare all’atteggiamento in campo di squadra e calciatori. E se prima ognuno dava l’impressione di pensare a sé stesso, adesso tutti lottano per lo stesso obiettivo anche quando le cose non vanno per il verso giusto.
Mai come stavolta però sir Claudio ha dovuto attingere a tutto il suo bagaglio di esperienza per rivitalizzare un ambiente finito nella più nera depressione. Dalla posizione in classifica, al rapporto logorato con la tifoseria. Ranieri, siamo sicuri, dentro di sé starà fremendo perché da romanista avrebbe voluto davvero avere quella bacchetta magica che lui stesso ha detto di non possedere. Perché, diciamocela tutta, la Roma non poteva e non può accettare di essere quella vista in quest’inizio di stagione.
I Friedkin, finalmente, sembrerebbero averne azzeccata una. La scelta di Ranieri è stata lungimirante. Funzionale per il presente, intelligente per il futuro. Chi meglio di lui infatti potrà ricoprire il ruolo di raccordo tra una proprietà atipica dalle nostre parti, allenatore, giocatori e tifosi? Il popolo romanista, su questo, è pronto a seguire sir Claudio ovunque vada. Gli striscioni apparsi sabato sera all’Olimpico sono stati eloquenti.
Lui, che in cuor suo spera sempre di restare sul campo a fare il Mister (“e se fossi proprio io il nuovo tecnico”?, ha scherzato dopo Roma Lecce), sa che dovrà farsi da parte per aiutare il club a crescere. A partire proprio dalla scelta del suo successore. Nel frattempo il tecnico romano ha già dimostrato di sapersi calare nel futuro ruolo che gli è stato assegnato: lo ha fatto nella prima conferenza stampa al momento del ritorno a Trigoria, lo ha fatto prendendo posizione sugli arbitri, lo ha fatto difendendo i Friedkin. Insomma, la nuova carriera di Ranieri è già iniziata.
Quali saranno allora i prossimi passi dell’allenatore-Dirigente romanista? Intanto la mente dovrà rimanere concentrata sul presente. Non è possibile fare altrimenti. La situazione in campionato ancora non è tranquilla e le coppe, già a giovedì, offrono la possibilità di continuare a dare un senso a questa stagione. Soltanto dopo aver sistemato le cose si potrà allora guardare avanti. Ma la strategia di Ranieri, come riporta La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, è già pronta: la scelta del nuovo allenatore (Allegri resta in pole, ma occhi al ritorno di De Rossi), le mosse per il calciomercato, le indicazioni sui contratti da rinnovare e la scelta se richiamare o meno Francesco Totti. Insomma, Ranieri è pronto a calare il “poker” per rivoluzionare la sua Roma.