La gestione finanziaria della Roma è tornata al centro dell’attenzione dopo la pubblicazione dei risultati relativi all’esercizio di bilancio 2023/24. Le perdite del club sono passate da 103 milioni a 81,4 milioni, un miglioramento significativo che riflette una riduzione dei costi di circa 15 milioni rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, il club capitolino non ha evitato il radar del Fair Play Finanziario, e una sanzione economica da parte dell’UEFA sembra ormai inevitabile.
Secondo quanto riportato da Il Tempo, la multa dovrebbe aggirarsi intorno ai 3 milioni di euro. Una cifra che, seppur contenuta, rappresenta un’ulteriore conferma delle difficoltà nel rispettare i rigidi parametri finanziari imposti dall’organismo europeo. Il bilancio della Roma, infatti, evidenzia ancora un deficit generale che richiede attenzione e interventi mirati.
I numeri del bilancio e l’intervento dei Friedkin
L’analisi dei conti giallorossi rivela un quadro finanziario complesso ma in miglioramento. I proprietari americani hanno erogato finanziamenti soci per 90 milioni nella stagione scorsa, a cui si aggiungono 10 milioni nell’esercizio attuale. Inoltre, è stata effettuata la conversione di 110,1 milioni da debiti verso soci in riserva azionisti/aumento di capitale, una mossa strategica per alleggerire il carico debitorio.
Questi interventi testimoniano l’impegno dei Friedkin nel sostenere economicamente il club, ma non bastano a evitare completamente le conseguenze del Fair Play Finanziario. La sanzione da 3 milioni di euro appare quindi come un sacrificio necessario per garantire maggiore flessibilità nelle operazioni future, evitando restrizioni più pesanti sul mercato.
Il peso delle regole UEFA e le sfide per il futuro
Il Fair Play Finanziario è diventato un fattore cruciale nella gestione dei club di calcio europei. Parametri come l’indice di liquidità, i ricavi e le perdite influenzano direttamente la libertà di manovra sul mercato, limitando le società che non rispettano i criteri stabiliti. La Roma, nonostante i progressi, si trova ancora a dover bilanciare ambizioni sportive e sostenibilità economica.
La sanzione in arrivo dall’UEFA rappresenta una conseguenza diretta di questi vincoli, ma la sua entità relativamente modesta lascia intravedere margini di miglioramento per il club. Nel recente passato, la Roma ha dovuto affrontare limitazioni ben più severe, come accaduto nella stagione 2016/17, quando fu costretta a cedere Mohamed Salah per poter effettuare operazioni in entrata.
Un bilancio in miglioramento, ma non senza rischi
Il progresso evidenziato nel bilancio della Roma offre segnali incoraggianti, ma il cammino verso una stabilità finanziaria completa è ancora lungo. Ridurre le perdite da 103 a 81,4 milioni è un passo importante, ma per competere ai massimi livelli senza incappare in ulteriori sanzioni sarà necessario continuare a ottimizzare i costi e massimizzare i ricavi.
Le prossime mosse del club, sia sul mercato che nella gestione interna, saranno fondamentali per consolidare questi progressi. Con un controllo rigoroso da parte dell’UEFA e il supporto costante dei Friedkin, la Roma potrà lavorare per un futuro più stabile, mantenendo viva l’ambizione di competere ai vertici del calcio europeo.