Nella Roma che Claudio Ranieri sta cercando di rilanciare, c’è molto di Daniele De Rossi. Il lavoro svolto dall’ex capitano giallorosso, durante il suo breve periodo alla guida della squadra, sta emergendo chiaramente nelle prestazioni di una rosa che si basa su giocatori fortemente voluti o valorizzati proprio da lui. Koné, Pisilli, Saelemaekers e Hummels sono oggi la spina dorsale di una Roma che sta ritrovando fiducia e identità, un progetto che Ranieri sta portando avanti raccogliendo i frutti del lavoro di De Rossi.
Se molti di questi nomi erano stati messi in secondo piano durante la gestione di Juric, con Ranieri hanno trovato spazio e centralità. La differenza sta nella visione: per De Rossi, questi giocatori erano pezzi chiave per la costruzione di una squadra competitiva, un’intuizione che Ranieri ha saputo cogliere e mettere in pratica.
Koné e Hummels: da scelte contestate a protagonisti
Tra i casi più emblematici c’è quello di Koné, centrocampista francese il cui arrivo in giallorosso è stato tutt’altro che semplice. De Rossi aveva puntato su di lui fin dai primi giorni del mercato, ma il ds Ghisolfi preferiva puntare su Le Fée, ritenuto più adatto per dare dinamismo al centrocampo. La determinazione di De Rossi è stata decisiva per concludere l’affare all’ultimo minuto, grazie anche alla pazienza di Koné e del suo entourage, che hanno respinto altre offerte, incluso un forte interesse del Milan. Oggi, con Ranieri, Koné è diventato un pilastro insostituibile della mediana romanista.
Hummels, invece, è stato un altro tassello fortemente voluto da De Rossi. Il difensore tedesco, inseguito per tutta l’estate, era stato inizialmente sottovalutato sotto la guida di Juric. Ranieri, però, ha saputo rilanciarlo, trasformandolo in un punto di riferimento per la retroguardia giallorossa, grazie alla sua esperienza e capacità di lettura del gioco.
Pisilli, il talento cresciuto in casa
Un altro nome che porta la firma di De Rossi è quello di Filippo Pisilli, giovane talento del vivaio romanista. Già lo scorso anno, DDR lo aveva indicato come una delle promesse più interessanti, rifiutando l’ipotesi di un prestito e puntando su di lui per la prima squadra. Oggi, il minutaggio crescente e le sue prestazioni lo hanno portato anche in Nazionale, un traguardo che conferma la bontà della scelta di tenerlo a Trigoria. Ranieri, esperto nel gestire i giovani, sta dosando le sue presenze in campo con grande intelligenza, assicurandogli una crescita graduale ma costante.
Saelemaekers, l’uomo tuttofare
Tra i protagonisti della nuova Roma c’è anche Alexis Saelemaekers, arrivato in prestito nello scambio con Abraham. De Rossi lo aveva immaginato come esterno nel suo 4-3-3, ma l’infortunio e l’esonero di DDR hanno cambiato i piani. Ranieri, pragmatico come sempre, ha subito colto le potenzialità del giocatore, sfruttandolo in più ruoli. Il suo contributo è stato determinante anche in zona gol, come dimostrato contro il Lecce, e la Roma sta già pensando a come trattare con il Milan per un eventuale riscatto.
Una squadra che guarda al futuro
Questa Roma, seppur guidata da Ranieri, mantiene il segno distintivo lasciato da De Rossi, un’eredità che dimostra quanto le sue scelte siano state lungimiranti. Dai giovani talenti come Pisilli a leader di esperienza come Hummels, la squadra giallorossa si sta costruendo su fondamenta solide, pronte a sostenere le ambizioni del club per il futuro.