“Lorenzo non è sereno, quando lo rivedrò tranquillo lo manderò in campo”. Con queste parole Claudio Ranieri ha confermato una volta di più, mettendo tutto nero su bianco, il momento-no che Pellegrini continua a vivere alla Roma. Mai aveva iniziato così male, mai era rimasto fuori dal campo per scelta tecnica per tre partite di fila. Il rispetto per la storia del calciatore in giallorosso ci porta a continuare a chiamarlo “Capitano” ma di fatto, per adesso, non lo è più sul campo.
Il tecnico romano, dal suo ritorno a Trigoria, gli ha concesso soltanto 45 minuti in quattro partite: il famoso primo tempo di Napoli e quella sostituzione all’intervallo che sapeva di bocciatura. L’ennesima di questa stagione così travagliata tanto per lui quanto per la squadra. Da lì poi più nulla.
Lollo è rimasto a guardare sia contro il Tottenham – la prima gara in cui i giallorossi hanno mostrato segni di ripresa – sia contro l’Atalanta, perfino quando c’era da recuperare lo svantaggio dagli avversari. E infine sabato sera quando la Roma, finalmente, è tornata al successo contro un modesto Lecce. Ma Pellegrini non ha preso parte alla festa.
Pellegrini: la sua assenza ora fa rumore
Se infatti Juric, e prima ancora De Rossi, avevano comunque dato fiducia al centrocampista, mandandolo in campo praticamente sempre, Ranieri ha scelto una strada diversa. In questo momento la Roma, del resto, deve venire prima di tutto. Anche dei singoli. Anche se si chiamano Lorenzo Pellegrini.
“Lui si sente tutto il peso addosso”, ha ammesso l’allenatore giallorosso dopo la partita vinta contro il Lecce. “Appena lo rivedrò sereno, spensierato, lo rimetterò in campo“. Al tecnico, chiaramente, non possiamo non credergli. Tuttavia è evidente che da entrambe le parti più di una riflessione sia in corso. Riflessione che, ovviamente, riguarda il futuro.
Pellegrini-Roma: al momento nessun segnale per il rinnovo da parte del club
Sì perché, considerando anche il rapporto con la tifoseria, non è da escludere che l’avventura in giallorosso del Capitano sia arrivata ai titoli di coda. Secondo quanto riportato da ReteSport stamani, la società non sarebbe inoltre intenzionata ad avviare i colloqui per rinnovargli il (ricco) contratto in scadenza nel 2026.
Un messaggio abbastanza chiaro che lascia intuire come il club si sia già fatto un’idea sul da farsi. Futuro già scritto? Può darsi. A giugno, pertanto, se non addirittura a gennaio (ma sembra più complicato anche se l’ipotesi non è del tutto da escludere), potrebbe essere presa una decisione definitiva. E tra l’addio e la permanenza sembrerebbe che sia la prima ipotesi a prevalere.