La curva sud sta dalla parte di Claudio Ranieri. E soprattutto si fida di lui. Nonostante le difficoltà, abbastanza prevedibili, incontrate nelle prime tre partite in cui il tecnico romano è tornato alla guida dei giallorossi. Appena un punto raccolto tra Napoli, Tottenham e Atalanta. Ma del resto, lo aveva detto anche lui, nessuno ha la bacchetta magica, specie per risolvere problemi così radicati e che si trascinano da mesi. Nemmeno l’eterno autore delle imprese impossibili Sir Claudio. Stavolta serve avere un po’ più di pazienza, questo i tifosi lo hanno capito subito.
Dunque, denti stretti e avanti tutta. A tal punto da rinunciare a quella contestazione che ormai ci eravamo abituati a vedere allo stadio Olimpico. Ranieri era stato chiaro: niente fischi, massimo sostegno e poi, eventualmente, le critiche a lui e non alla squadra. Dopodiché, è chiaro, il Mister in più passaggi ha voluto responsabilizzare i suoi calciatori perché, in fin dei conti, sono loro che vanno in campo. Il pubblico, tutto questo, lo ha compreso come detto: e stasera, durante Roma Lecce, una partita importantissima per i giallorossi, ha voluto rimarcare il proprio sostegno, ikn all’allenatore.
Lo striscione per Ranieri della curva sud: parole al miele per l’allenatore
Questo il messaggio apparso nel corso del match dedicato al tecnico romano:
“C’è ancora chi sui contratti non guarda gli zeri…fino alla morte con Claudio Ranieri”
Parole al miele rivolte a chi, nel momento del bisogno (come aveva fatto prima di lui De Rossi), non si è tirato indietro nonostante appena pochi mesi prima avesse dato l’addio al calcio. Ranieri lo aveva sempre sottolineato: per la Roma ci sarebbe sempre stato. E se fosse arrivata la chiamata lui avrebbe risposto presente. Così è stato.
Gli altri messaggi della tifoseria: “Combattete”
Ma il tecnico romano non è stato l’unico destinatario dei messaggi del cuore della tifoseria romanista preparati per questa sera. Anche i calciatori, riallacciandoci al discorso fatto in apertura, sono stati tirati in ballo dalla sud. “Ci sono battaglie che portano in finale“, si è letto ad un certo punto sugli spalti, “e altre che salvano l’onore”. Quindi la chiosa finale, che è un invito senza troppi giri di parole a fare il massimo per uscire dalla situazione difficile in cui è finita la Roma: “Combattete!”.