Il nostro titolo è sicuramente provocatorio. E’ chiaro infatti che, come rilanciano molti quotidiani autorevoli (in particolare la Gazzetta che anche oggi è tornata sul tema), se alla fine Bove dovesse sottoporsi all’intervento per l’impianto del defibrillatore ad oggi in Italia non potrebbe più giocare. Dunque, all’indomani dell’operazione, dovrebbe sedersi ad un tavolo con Roma e Fiorentina e discutere assieme il suo futuro. Tecnicamente più con la prima che con la seconda, considerando che sono i giallorossi a detenere il cartellino del giocatore.
Alla viola il centrocampista è in prestito ma difficilmente, anzi è quasi impossibile, che la clausola del riscatto automatico si attivi. Ad ogni modo ogni discorso continua ad essere prematuro. Il motivo? Semplice. Nonostante l’apparente certezza con cui vengono diffuse certe notizie, al momento manca ancora una nota ufficiale che metta nero su bianco cosa è stato disposto per il calciatore. E che spieghi cosa abbia avuto durante quel Fiorentina Inter che sarebbe potuto finire in tragedia. Dal defibrillatore al possibile destino della sua carriera all’estero.
Gazzetta: lunedì l’intervento, poi il saluto al Viola Park
Dicevamo che La Gazzetta dello Sport oggi in edicola è tornata sul tema. Per la rosea in realtà non ci sarebbero dubbi di sorta. Noi, in qualità di cronisti, ci limitiamo dunque a riportare le indiscrezioni, specie perché arrivano da una fonte più che autorevole.
Tuttavia, pur sempre indiscrezioni rimangono. In assenza, come detto, di bollettini ufficiali dall’Ospedale o dal club gigliato. Ad ogni modo, il quotidiano riepiloga il cronoprogramma del percorso medico al quale sarà sottoposto Bove: lunedì dovrebbe esserci l’intervento per l’impianto del defibrillatore a cui il centrocampista avrebbe dato il suo ok; dopodiché, come anticipato dal compagno di squadra Dodo, Edo raggiungerà i compagni al Viola Park per salutarli.
A quel punto, con calma, il talento romano ragionerà sul suo futuro per capire quali potranno essere le prospettive di carriera. Sempre la Gazzetta parla di un possibile ritorno a Roma ma soltanto per discutere la rescissione del contratto. E poi si vedrà. L’ipotesi più accreditata, si legge, resta quella di un’avventura all’estero, stile Eriksen, magari perfino in un top club.
Bove e l’addio all’Italia: andrà proprio così? Gli scenari
Non tutti però stanno prendendo parte alla corsa alla “verità assoluta” del defibrillatore. Ieri, ad esempio, il Direttore del Corriere dello Sport Stadio ha voluto rimarcare come
“si possano avanzare ipotesi simili senza sapere cos’ha avuto esattamente il centrocampista della Fiorentina“.
Dunque, in effetti, non è detto che alla fine vada esattamente così. Magari sì, chiaro. Non solo. Se è vero infatti che ad oggi la stringente legislazione italiana non permetterebbe, eventualmente, a Bove di giocare in Italia, non è detto che la situazione non possa cambiare in futuro. Chiosa infatti il Direttore del CorSport:
“Domanda delle tante ingenuità nascoste: non è ancora giunto il momento di adeguarsi alla normativa degli altri Paesi europei?“