Lorenzo Pellegrini - (RomaForever.it)
Che fine ha fatto Lorenzo Pellegrini? E’ questa la domanda che in tanti si stanno facendo nell’ambiente romanista. Dall’arrivo di Ranieri il Capitano è fermo a quella sostituzione avvenuta dopo gli appena 45 minuti di Napoli. Un cambio che, a tutti, aveva dato l’impressione della bocciatura. E in effetti, se si guarda alle due partite successive, col senno di poi possiamo dire che sia stato proprio così.
Lollo è rimasto in panchina infatti sia contro il Tottenham – la migliore delle tre gare disputate dal ritorno del tecnico romano (senza di lui in campo: coincidenza?) – che contro l’Atalanta, anche quando c’era la situazione di svantaggio da recuperare. Di fatto, in questo momento, è sbagliato anche definirlo come il “Capitano” della squadra considerando che Mancini sembra aver preso ormai il suo posto.
Inutile girarci attorno. Quella in corso è la peggior stagione vissuta dal calciatore alla Roma. Il gol non è ancora arrivato e in campo Pellegrini non è più lo stesso da tempo. Certo, la sua crisi si è sommata a quella del resto della squadra ma è chiaro che da lui ci si aspettava molto, ma molto di più. Inutile poi tornare sul rapporto con i tifosi: il legame tra le parti, forse mai del tutto sbocciato fino in fondo, è ai minimi storici. E francamente non immaginiamo come possa essere recuperato.
La strada del campo, purtroppo per lui, non sta dando gli esiti sperati. Tanto che alla fine Ranieri ha deciso che almeno per adesso in questa nuova Roma, che a fatica sta nascendo, non c’è posto per lui. Sicuramente, c’è da dire, ha fatto un certo effetto vederlo scaldarsi per gran parte del secondo tempo lunedì sera senza entrare poi sul terreno da gioco. Anche se la squadra era sotto nel punteggio come detto.
Inevitabilmente allora la domanda proprio a Ranieri gli è stata posta. Perché non lo ha buttato nella mischia? Questo l’input dato durante la conferenza stampa alla vigilia di Roma Lecce. “Lorenzo è un giocatore splendido” – ha esordito sir Claudio – “ma da metà in campo in su. In quel momento avevo bisogno di altre caratteristiche. Cercavo un centrocampista box-to-box che lottasse con i giocatori dell’Atalanta”.
Pellegrini, insomma, non era adatto: “Lui invece lo reputo un calciatore che può stare da centrocampo in su. Perché non è entrato? Io faccio scaldare sempre tutti per tenermi aperta ogni opzione”. Un passaggio che, secondo noi, assume quasi i toni di una sentenza: perché se Lollo non è idoneo per subentrare nemmeno se c’è uno svantaggio da recuperare – e non è che in campo siano entrati chissà quali fuoriclasse – allora siamo di fronte ad uno scenario fino a qualche tempo fa davvero impensabile.
Sì perché seppur non volendo ammetterlo adesso il futuro di Pellegrini alla Roma appare non più così scontato. Vero, le voci di un possibile addio erano arrivate anche nelle scorse settimane ma nel frattempo il Capitano aveva continuato a giocare. Che allora Ranieri abbia voluto dargli semplicemente un periodo di pausa per toglierlo dal vortice di “negatività” – anche per l’atteggiamento dei tifosi nei suoi confronti – in cui è sprofondato quest’anno? Può darsi.
Ma se nemmeno contro il Lecce dovesse giocare a quel punto ogni discorso potrebbe essere riaperto. Tanto più che Dovbyk va verso il forfait. E se già prima l’ipotesi di un eventuale addio era da prendere comunque in considerazione, magari per giugno, i segnali che arriveranno già da questo weekend potrebbero togliere ogni dubbio. Pellegrini e la Roma si lasceranno dunque a gennaio? Oppure Lollo “saprà rialzarsi” come aveva auspicato lo stesso Ranieri appena arrivato a Trigoria? Staremo a vedere.