Il malore di Bove continua a tenere alta l’attenzione dei suoi fan. L’arresto cardiaco del calciatore romano sul campo della Fiorentina, dove milita dalla scorsa estate, induce a controlli approfonditi e non solo sulle condizioni del giovane calciatore, ma anche sugli accertamenti sanitari ai quali è stato sottoposto nel corso della sua carriera.
A Roma sapevano che Edo aveva un problema cardiaco
Sembrerebbe che a Roma sapessero già, sin da quando era adolescente, come riporta la Gazzetta dello Sport, dell’esistenza di un problema cardiaco e anche di una miocardite post-Covid. Bove era stato sottoposto a indagini approfondite, anche se non sempre gli accertamenti previsti riescono a individuare cicatrici miocardiche.
Possibile l’applicazione di un defibrillatore
Di fatto per il malore avuto da Bove, domenica scorsa al 17’ di Fiorentina – Inter, un arresto cardiaco dovuto a fibrillazione atriale, è previsto il posizionamento di un defibrillatore sottocutaneo ed Edo, secondo quanto riporta Repubblica, oggi o domani potrebbe già essere sottoposto all’intervento per l’applicazione del dispositivo che si attiva in caso di aritmia cardiaca.
Se dovesse essergli impiantato un defibrillatore cosa succederebbe
Se questa eventualità dovesse trovare concretezza, Bove non potrà più giocare a livello professionale a calcio in Italia, dove la normativa in materia è stringente e rende impossibile scendere in campo a un calciatore con defibrillatore. Non è invece, escluso che possa continuare a praticare calcio a livello agonistico, ma in Paesi stranieri dove sussistono regole differenti.
Cosa si prevede per il futuro calcistico di Edo
Se il futuro calcistico di Edoardo resta, in questo momento, pieno di incertezze e affidato alle sapienti mani degli esperti che si stanno adoperando per garantire la sua completa ripresa, resta una grande e splendida certezza: Edo non è in pericolo di vita e le sue condizioni continuano a migliorare.