È la giornata più difficile, quella del post partita, Roma Atalanta. Ma è anche tempo di bilanci per i giallorossi che “hanno dato tutto quello che potevano per vincere. Pareggiare…”.
Ci sono, però, ancora cose da rivedere. Tra tutti la ‘situazione Dovbyk’ è quella che più preoccupa i tifosi, ma anche il mister che ieri per farlo uscire dal campo “ci ho pensato molto, perché sapevo che andavo a togliere un punto di riferimento là davanti. Purtroppo l’allenatore deve fare delle scelte. Ma Artem mi aveva detto che non ce l’avrebbe fatta a giocare contro l’Atalanta”.
E quando l’unico centravanti sul quale la Roma può contare fa un passo indietro, ecco che arrivano grossi guai per il mister il quale sapeva bene che “s’era allenato poco. In Nazionale è stato sempre fermo. È tornato, ha giocato e poi recuperato. In pratica non si sta allenando da tanto tempo. Una struttura del genere ha bisogno di allenamento. Accontentiamoci di quel che riesce a fare. E oggi mi è piaciuto palla, perché io gli avevo detto di tenere palla per dare tempo agli altri di recuperare e correre ad aiutarlo e l’ha fatto”.
La cura Ranieri si vede, purtroppo, però, ancora senza risultati in classifica. La Dea non ha avuto vita facile contro la Magica, ma evidentemente si tratta di una macchina che necessita ancora di qualche aggiustamento. Tra l’altro, nel post partita i giornalisti hanno chiesto al tecnico giallorosso quanto si possa incrementare la ‘cattiveria’ di Dovbyk sotto porta. “Deve imparare il campionato italiano. Lui è troppo signore, deve essere più cattivo, ma oggi ha fatto diversi duelli e qualcuno l’ha perso e altri li ha vinti. Siamo sulla buona strada”.