È stato il caos ieri al Franchi. Al 17’ tra Fiorentina e Inter, i Viola, gli avversari e gli spettatori hanno vissuto interminabili minuti di terrore per le sorti di Edoardo Bove che all’improvviso s’è accasciato a terra per un malore.
Il malore di Edo ha unito tutti a prescindere dai colori dei club
Tutti uniti, indistintamente dai club, dalla preoccupazione per le sorti dell’ex giallorosso che nella Roma ha iniziato a compiere i suoi primi passi nel mondo del calcio. I colori delle formazioni, ieri, sono improvvisamente scomparsi, per un obiettivo comune, soccorrere Edo.
La corsa per soccorrere il giovane calciatore
Tra i primi Inzaghi che si trovava quasi di fronte al calciatore Viola e ha potuto rendersi subito conto che la situazione era seria. Ma subito a seguire i compagni di squadra e amici del numero 4 si sono catapultati da Edoardo per aiutarlo. Cataldi è stato tanto determinato e freddo, in una circostanza difficile e delicata, da riuscire a evitare che Bove soffocasse con la lingua. Ranieri e Gosens, stravolti per quello che stava succedendo, hanno sollecitato i sanitari, in maniera brusca.
La disperazione dei compagni e amici
Una situazione difficile per tutti. Dodò non è riuscito a trattenere le lacrime, mentre Dimarco insieme a Mandragora hanno sollecitato con forza l’arrivo dell’ambulanza e Barella e Kean sono apparsi sconvolti, mentre Bastoni ha cercato di dare sostegno a Colpani e a Comuzzo, disperati.
La mamma di Bove dalla tribuna ha assistito
In tribuna, la mamma di Bove, Tanya, dopo aver assistito a quanto è successo al figlio, ha avuto un mancamento ed è stata supportata dalla sindaca della città che solo in un secondo momento l’ha accompagnata in ospedale, dove invece sono corsi subito papà Giovanni e la fidanzata di Edo, Martina.
Fuori all’ospedale un gran raggruppamento di persone
In breve, fuori al nosocomio di Careggi si sono raccolti amici, conoscenti, autorità e supporter. Un considerevole raggruppamento di persone per testimoniare affetto e vicinanza al giovane calciatore e riuscire a carpire qualche informazione sulle condizioni di salute del numero 4 della Fiorentina. Un’unione che ha cancellato competizioni e sfide, a testimonianza di uno sport che conserva i suoi tratti salienti di aggregazione e condivisione a prescinde dalla casacca.