In merito al possibile addio di Giacomo Raspadori, accostato in queste ore anche alla Roma, è arrivata poco fa la risposta di Antonio Conte. Sentite cosa ha detto il tecnico del Napoli.
“Raspadori è un giocatore importante, forte, e la mia intenzione è quella di rinforzare il Napoli, non di indebolirlo per il presente e per il futuro. Questo deve essere un messaggio chiaro per tutti, anche per i calciatori. Non dimentichiamo che quest’anno abbiamo solo il campionato e abbiamo la Coppa Italia, quindi non ho la possibilità di altri sfoghi in altre competizioni. Quando hai solo il campionato diventa difficile dare dei minuti. Dopo i titolari è probabilmente quello più utilizzato, è un giocatore che sta crescendo e ho un’idea mia su di lui: sono molto contento” .
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Le parole del tecnico pugliese chiaramente non potranno che far piacere all’attaccante ma il problema di fondo, ovvero lo scarso minutaggio del calciatore quest’anno, resta. Conte parla di “utilizzo frequente” ma intanto precisa anche “dopo i titolari…”, il che fa capire come ad oggi Raspadori non sia una prima scelta.
Già questo, di fatto, basterebbe per lasciare aperte le porte in vista di gennaio. Anche perché sul centravanti azzurro ci sono anche altri club come Juventus e Fiorentina che, proprio come la Roma, gli garantirebbero maggiore continuità. A pesare, dunque, al di là della considerazione di Conte, potrebbe essere la volontà di cambiare aria del calciatore. I giallorossi, pertanto, attendono i prossimi sviluppi sulla vicenda.
Raspadori al Napoli: i numeri della sua stagione
Raspadori quest’anno non sta giocando molto col Napoli nonostante la ‘percezione’ di Conte come visto. Appena sei le presenze in campionato, due quelle in Coppa Italia. E un solo gol fin qui messo a referto. Proprio contro la Roma, entrando nel dettaglio, il centravanti è rimasto in panchina così come accaduto nella partita precedente contro l’Inter. La sua ultima apparizione col Napoli risale al 3 novembre scorso (mezz’ora in Napoli-Atalanta 0-3): è chiaro dunque che l’attaccante abbia dei motivi fondati per guardarsi attorno. A meno che lo stesso Conte non riesca a fargli cambiare idea.