Roberto Mancini (ansa foto)
Prima che i Friedkin arrivassero a stringere l’accordo con Claudio Ranieri, erano stati tanti i nomi di potenziali allenatori che si erano susseguiti, tutti come candidati possibili per il dopo Juric. Tra gli altri anche quello di Roberto Mancini.
Adesso è proprio l’ex ct della nazionale Saudita, ma prima ancora della nazionale Azzurra a rilasciare una lunga intervista a Il Giornale, nella quale rende noti anche i retroscena delle trattative con il club giallorosso.
Nonostante, in più occasioni, si è parlato di contrattazioni tra Mancini e la società giallorossa, in realtà precisa l’allenatore di origini marchigiane: “Non sono mai stato contattato per la panchina della Roma. Non ci sono state chiamate dalla dirigenza”.
La notizia, però, dopo l’esonero di Juric s’è diffusa a macchia d’olio provocando reazioni diverse e “mi ha fatto piacere leggere che tanti tifosi romanisti ne sarebbero stati felici, così come tanti laziali arrabbiati”. In realtà in merito alla eventualità che la società che fa capo ai due imprenditori americani, Dan e Ryan Friedkin, avesse realmente contattato l’ex ct Azzurro per la Roma, lui ha risposto: “Se ci fossero state le condizioni di un bel progetto da portare avanti insieme avrei risposto di sì”.
Ma chissà che in futuro questa eventualità non si prospetti nuovamente, d’altro canto Claudio Ranieri è stato chiamato a ‘salvare’ la squadra in questo difficilissimo momento, ma già a giugno, anche con la supervisione del tecnico testaccino nelle vesti di dirigente, bisognerà scegliere il nuovo allenatore della Roma. In quel frangente non si può escludere che il nome di Roberto Mancini torni a fare capolino, per quanto il cuore dei tifosi romanisti resti saldamente legato a DDR e la speranza di un suo ritorno in panchina, per il dopo Ranieri, sia tutt’altro che scemata.