Chiariamoci subito. Una sconfitta contro il Napoli era purtroppo da mettere in conto. Non era questa la partita da vincere a tutti i costi. Eppure, forse, qualcosa in più si poteva fare. Sicuramente lo sa anche Ranieri. Ma con una squadra reduce da un periodo così nero sir Claudio ha scelto la via della prudenza, cercando in buona sostanza di limitare e contenere il più possibile l’avversario più che pungere là in avanti. Di fatto la rete subita è arrivata da un doppio errore individuale.
Vero, i giallorossi hanno concesso troppi spazi sulle fasce e paradossalmente proprio nel momento in cui Ranieri ha provato a correggere la rotta è arrivato il gol di Lukaku. Dopodiché nel finale la Roma ci ha pure provato a rimettere le cose a posto, ma la “testata” di Dovbyk si è fermata a metà strada tra imprecisione e sfortuna, colpendo la traversa. E il punteggio non è più cambiato purtroppo.
Cosa riportare di positivo dunque dalla partita del “Maradona” per la Roma? Sicuramente l’atteggiamento e la voglia di provare ad essere, finalmente, una “squadra”. Per il resto però sono emerse tutte le difficoltà di una compagine ancora alla ricerca della sua identità, a partire dalla disposizione in campo. Ranieri, c’è da dire, ieri pomeriggio le ha provate un po’ tutte: all’inizio è partito con la difesa a quattro puntando sui raddoppi ai terzini di El Shaarawy e Pisilli per contenere Politano e Kvara (che gol ha sbagliato l’esterno in avvio di partita!) ma la soluzione non ha funzionato.
Da qui il cambio modulo all’intervallo con il ritorno alla difesa a tre e l’ingresso di Hummels. Purtroppo la mossa non ha dato gli esiti sperati considerando che anzi il Napoli nella ripresa, pronti via, ha trovato il guizzo vincente con il grande ex Lukaku dopo pochi minuti. Un gol tuttavia da imputare più agli errori individuali commessi da Angelino e proprio dall’ex Dortmund che alla disposizione in campo. “Volevamo riuscire a tenere di più la palla, e infatti nel secondo tempo l’abbiamo avuta più noi che loro“, ha spiegato Ranieri nel post partita. “Ho cercato di quadrare dietro, dicendo: facciamo girare palla e poi affondiamo. E infatti il Napoli non ha avuto quelle occasioni che magari, per non aver fatto bene le diagonali, avevano avuto nel primo tempo“.
Per i quotidiani oggi in edicola tuttavia l’allenatore giallorosso non ha convinto. Scrive ad esempio La Gazzetta dello Sport: “Pellegrini vagabondava tra i reparti e Dovbyk si trovava spesso solo“. Per la rosea Ranieri non merita la sufficienza, piuttosto un 5,5. “Comprensibile l’urgenza di proteggersi e fare almeno un punto” – si legge – “ma a tre la Roma arretra troppo. E il cambio di El Shaarawy non convince” .