Episodi controversi al “Maradona” per Napoli-Roma con protagonista Romelu Lukaku. L’attaccante belga infatti nel corso del primo tempo si è reso protagonista di due interventi davvero al limite che l’arbitro ha deciso di non sanzionare col cartellino giallo. Il primo al minuto 14′ quando l’attaccante, nella metà campo giallorossa, è intervenuto molto duramente sulla caviglia di Celik, per di più in ritardo.
Un fallo evitabile e del tutto inutile che ha lasciato a terra il difensore della Roma. Riguardando l’azione appare evidente come la scivolata del centravanti fosse passibile di cartellino giallo, se non altro per l’irruenza del colpo. E invece il fischietto del match, Davide Massa, ha preferito lasciar correre. Dopodiché, alla mezzora, nuovo episodio. Cross al centro in piena area romanista, Lukaku si avventa sul pallone in scivolata e travolge letteralmente Svilar. Anche qui però l’arbitro ha deciso di non estrarre il giallo non fischiando paradossalmente nemmeno il fallo sul portiere.
Insomma, in entrambe le occasioni l’ex Roma è stato graziato. Anche Luca Marelli, che per Dazn si occupa di commentare la parte delle decisioni arbitrali dal punto di vista tecnico e del regolamento, ovvero l’immancabile moviola, si è mostrato sorpreso dalle decisioni prese dal fischietto. “L’attaccante ha rischiato perché gli interventi erano potenzialmente da cartellino“, è stato il commento di Marelli. Che ci trova pienamente d’accordo.
C’è da dire che, per completezza d’informazione, l’arbitro ha adottato il medesimo metodo di giudizio ad esempio sul fallo di Celik su Buongiorno, anche questo da ammonizione. E invece, anche in quel caso, il difensore è stato risparmiato. Eccessivo, invece, quantomeno per la linea seguita, il giallo sventolato a Ndicka anche se il centrale trattiene a lungo Lukaku. Ma i dubbi più grandi e le perplessità restano sull’attaccante partenopeo che, tirando le somme, avrebbe dovuto quantomeno avere un giallo sulle spalle.