Finora i calciatori della Roma sono stati adeguati ai ruoli che gli sono stati attribuiti, senza tenere nella dovuta considerazione quale fosse la predisposizione del singolo. Con l’arrivo di Claudio Ranieri sembra evidente che questo elemento che ha caratterizzato la squadra con il suo predecessore verrà abbandonato.
È apparso subito chiaro che con la guida tecnica di Sir Claudio, che sicuramente sfodererà i più svariati moduli di gioco a seconda della compagine che si troverà contro, ciò che conta prima di tutto sono proprio i giocatori nel loro aspetto umano e con le loro qualità tecniche da valorizzare e sfruttare per l’obiettivo comune: risalire la classifica.
Un altro cambio per i giallorossi, stavolta, però, nel rispetto delle varie individualità. Una modifica sostanziale, quella di adeguare i sistemi di gioco alla rosa, che sicuramente risulterà più facile da digerire. Il lavoro che l’allenatore sta svolgendo da quando è arrivato a Trigoria è rivolto, tra l’altro, a restituire ordine umano e tattico, per arrivare a ricostruire un’identità alla Magica.
In questo progetto di ristrutturazione i senatori hanno un ruolo centrale: il compito di trascinatori della compagine. A loro i più giovani giallorossi devono guardare come punti di riferimento ai quali rivolgersi per trovare la carica giusta ad affrontare le difficoltà. Il trio Pellegrini-Mancini-Cristante saranno fondamentali per la rinascita. Su tutti, secondo la linea di Ranieri, ala capitano, Lorenzo Pellegrini, va restituito il suo ruolo da protagonista e faro della squadra.
Sicuramente la risalita della Roma non si annuncia semplice, viste le prossime partite: Napoli, Tottenham e Atalanta, ma il mister conta che cambiando lo stato d’animo dei suoi uomini e restituendo loro fiducia e amor proprio i risultati possano arrivare.