Conferenza Ranieri in vista di Napoli-Roma - foto AS Roma- romaforever.it
Dopo poco più di una settimana dall’arrivo di mister Ranieri in panchina, i giocatori giallorossi si trovano a dover affrontare una difficile trasferta, quella contro il Napoli di Conte.
I tifosi sono tornati a sperare e sorridere da quando i Friedkin hanno ingaggiato l’allenatore testaccino, per la terza volta alla guida tecnica della Roma, e stavolta con un impegno non indifferente: la ricostruzione della squadra che, negli ultimi mesi, è apparsa sempre più distaccata e disamorata.
Il mister giallorosso non ha perso tempo e come annunciato è stato impegnato negli allenamenti a Trigoria, per verificare le condizioni tecniche e atletiche di ciascuno, ma anche fuori dal campo con ogni singolo uomo per affidare a ciascuno un ‘pezzetto’ di responsabilità e fiducia nel progetto di rinascita.
È ormai imminente l’appuntamento con la prima prova. Un test estremamente difficile che richiederà un moto di orgoglio e carattere da parte dei giallorossi: la partita al Maradona contro la prima della classe. Ranieri, in vista dell’appuntamento delle 18 di domenica 24 novembre è pronto a presentare ai giornalisti il suo programma di gioco, la formazione, eventuali esclusi per infortuni.
Tanti i dubbi che il mister è chiamato a sciogliere oggi, tra tutti, c’è la partecipazione di Paulo Dybala alla gara. D’altro canto è stato proprio Ranieri a sottolineare di voler puntare a ‘suo piacimento’ sul campione argentino, senza tener conto di contratti e clausole…
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Quali sono le condizioni di Hummels e Dybala? Potranno esserci da titolari al Maradona?
Lasciatemi parlare con Dybala e i fisioterapisti e solo dopo saprò. Hummels si era allenato già con me la scorsa settimana, oggi ha fatto tutto l’allenamento e quindi sono sereno di poter scegliere…
La prima al Maradona, una piazza che conosce molto bene. Il Napoli di Conte come si affronta?
Io ho detto che Conte arriva primo o secondo. È una squadra che sta facendo bene. Sarà una partita difficile per noi, ma sono convito che lo sarà anche per loro…
Dopo questi primi giorni che impressione s’è fatta, questa squadra che ha potenzialità o manca di una mentalità vincente come diceva il suo predecessore?
Adesso come adesso mi è difficile dire se questa squadra ha o meno mentalità vincente. Questi giocatori sono validi. Quando inizi a perdere vai in una spirale negativa. Il mio impegno è quello di restituirgli fiducia. Fare risultati significa recuperare autostima e fiducia. La qualità c’è. È una buona squadra. Ora vanno supportati, i tifosi sono la prima cosa, sono l’anima della squadra, sono loro la benzina della squadra e noi dobbiamo tirarceli dietro con buone prestazioni…
Per tornare su Dybala, che sensazione ha lei nel vedere un ragazzo che tecnicamente non è infortunato, ma fa fatica a tornare. È una condizione mentale? Dice di avere un fastidio, ma di cosa si tratta?
Dobbiamo aiutare il ragazzo. Se ha questo fastidio va aiutato. Se poi non ha nulla dobbiamo capire cosa è che gli provoca questo fastidio. Io c’ho parlato più volte e lui è positivo e propositivo. Io non voglio rischiare un giocatore. Preferisco perdere un giocatore per una partita, ma non per un mese. Vediamo, voglio parlargli e capire quel che mi può dare…
Il suo arrivo ha portato entusiasmo, ma c’è una condizione della squadra. Questa figura da Harry Potter che aggiusta con la squadra con la bacchetta magica e risolve i problemi, le piace? Le mette pressione? C’è quello che uno si aspetta e poi c’è la realtà…
Io ringrazio i tifosi per la fiducia che mi hanno accordato, perchè è incredibile. La pressione ce l’ho sempre avuta. Se non sentissi la pressione non avrei scelto di tornare. La squadra ha bisogno di tutti. Ha fatto male. Ha fatto peggio… Ora deve tornare a fare quel che è capace di fare. Non serve un mago ma una persona normale che dia loro fiducia e piano piano si risolvono i problemi. Dobbiamo dare tutto e questa è gente che ha giocato bene e deve solo farlo vedere… Ci sono step da fare e li faremo insieme.
Come sta Dovbyk e che tipo di centravanti può diventare? Per quel che abbiamo visto finora s’è trovato più a suo agio nella profondità e meno palla addosso
Sono d’accordo e l’ho detto alla squadra. Sta bene mi ha detto che non ha problemi.
Pellegrini, cosa gli ha consigliato per superare questo momento psicologico difficile?
Da capitano deve saper reagire. Quando si cade bisogna vedere con che voglia e che determinazione ti rialzi. È un ragazzo un po’ introverso per essere romano, si tiene tutto dentro. Deve saper reagire alle avversità e sono sicuro che reagirà.
Juric disse di aver trovato uno spogliatoio triste, dopo l’esonero di De Rossi. Lei come lo ha trovato?
Se lui l’ha trovato triste immaginate io… Per questo parlo di risvegliare l’entusiasmo e l’energia dei bambini per perseguire il loro sogno.
Se la Roma dovesse giocare a tre c’è la possibilità di vedere Cristante tra i tre?
Cristante può anche giocare lì. Ma se ho Hummels perché devo giocare con Cristante? Tante volte l’allenatore fa mosse che sembrano strane, ma l’allenatore sa cose che gli spettatori non sanno. Il calcio è talmente vario che noi allenatori dobbiamo essere pronti a seconda della situazione. Magari volete sapere se giochiamo a 4 a 5 o a 3, ma ormai tutte le squadre cambiano…