Il Direttore dell’Area Tecnica della Roma è tornato a parlare del momento delicato che sta attraversando il club. L’entusiasmo generato in estate dagli ingenti investimenti operati sul mercato si è rapidamente smorzato lasciando spazio a scoraggiamento, rabbia e delusione. A settembre, poi, l’esonero di De Rossi ha segnato il punto di non ritorno tra proprietà e tifosi, specie dopo la scelta di nominare Juric quale suo successore.
La gestione di quest’ultimo è stata pessima, tanto sotto il profilo dei risultati che sotto quello delle prestazioni. Dopo aver rimandato diverse volte il suo esonero i Friedkin alla fine hanno deciso di mandare via anche lui chiamando al suo posto Claudio Ranieri. La speranza del mondo romanista è che sir Cladio, al “terzo giro” con i giallorossi in carriera, riesca ancora una volta a rimettere le cose a posto “salvando il salvabile” di una stagione che fin qui è stata disastrosa. Il tempo, se non altro, è ancora dalla sua. Di lui è tornato a parlare allora in queste ore Ghisolfi, anche lui finito nell’occhio del ciclone e ritenuto tra i responsabili di questa situazione.
Queste alcune delle sue dichiarazioni rilasciate durante il Social Football Summit svoltosi ieri all’Olimpico:
“Siamo tristi per i nostri tifosi, si meritano di più. Ranieri? Un gentiluomo, per me è un onore imparare da lui, la persona giusta per migliorare e fare risultati. Appena entrato a Trigoria abbiamo visto una luce speciale”.
Ghisolfi si lancia poi in un parallelo con quanto accaduto lo scorso anno al Napoli, peraltro prossimo avversario dei giallorossi domenica.
“Non è un periodo facile, ma dobbiamo mantenere alto il morale. Il Napoli lo scorso anno ha cambiato 4 allenatori (in realtà 3, ndr) e oggi sono primi”
In ultimo il DS romanista si è soffermato sulla strategia societaria in vista del calciomercato invernale. A Ranieri serviranno almeno due rinforzi in attesa di capire cosa accadrà sul fronte del mercato in uscita. In primis un terzino destro e in secondo luogo un attaccante di riserva per far rifiatare Artem Dovbyk. Dunque sarà importante capire in che direzione si muoverà il club e cosa devono aspettarsi i tifosi. Queste le parole di Ghisolfi:
“Abbiamo cambiato il modo di operare, il modello passato non era più sostenibile. Oggi Koné costa meno di Sanches e crea valore per il club”