Tre partite di alto livello per capire subito a che punto è la sua nuova Roma. Claudio Ranieri è atteso ad un battesimo di fuoco: domenica il Napoli, poi la trasferta inglese contro il Tottenham, quindi l’Atalanta. Tutti impegni dove, al di là del risultato, i giallorossi dovranno dimostrare di avere carattere e di saper reagire di fronte alle avversità. Chiaramente, complice lo stop per le Nazionali che ha impedito a sir Claudio di lavorare col gruppo a completo, servirà un po’ di tempo per capire se il nuovo cambio allenatore sortirà gli effetti sperati. D’altro canto Ranieri è l’ultima spiaggia. Indietro non si torna.
Il tecnico in questi giorni a Trigoria sta lavorando per questo molto sull’aspetto mentale. La rosa, al di là di alcune mancanze, non vale certo quella posizione in classifica. Tanto in campionato, quanto in Europa. Motivazioni, impegno massimo, sacrificio: la linea tracciata dall’esperto tecnico romano è chiara. Adesso sta ai giocatori dimostrare in campo quel valore per il quale, specie in alcuni casi, sono strapagati. Da dove ripartirà dunque questa nuova Roma che sta nascendo? Sicuramente dai senatori.
Mancini, Pellegrini, Dybala, Cristante e forse pure Paredes. La “vecchia guardia”, quella maggiormente criticata dalla tifoseria, dovrà prendersi in mano la squadra. Ranieri è convinto che puntare ancora su di loro sia la scelta migliore in questo momento e così farà. Già dalla partita contro il Napoli, ad eccezione dell’argentino, i senatori del gruppo potrebbero partire tutti dal primo minuto.
Come vi abbiamo spiegato stamattina, l’ipotesi più accreditata per quanto riguarda la possibile formazione giallorossa è quella di un 4-4-2 molto coperto. Considerando l’assenza di Hermoso e la condizione non ottimale di Hummels (forse Juric non aveva poi tutti i torti a volerlo lasciare fuori) in questo momento va accantonata la strada della difesa a tre. Dunque si tornerà a quattro, come in passato, con un ruolo inedito per Pellegrini.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, sarà poi Cristante uno dei perni sui quali Ranieri intende costruire il centrocampo giallorosso. Tre i compiti precisi che il tecnico romano gli affiderà. Il primo: quello di play davanti alla difesa, smistando il gioco sia sulle fasce che tra le linee per servire Dybala dietro a Dovbyk. Il secondo: proporsi in avanti andando a riempire l’area sfruttando le ripartenze. Infine il terzo: calciare dalla distanza.