La situazione del difensore saudita nella Roma è avvolta dal mistero. Solo qualche tempo fa il calciatore aveva manifestato la volontà di andare via dalla Capitale per rientrare in patria, stanco di stazionare in panchina.
E in effetti Saud Abdulhamid, da quando è arrivato a Roma la scorsa estate, è sceso in campo un paio di volte in partite di Europa League, ma la maggior parte del tempo lo trascorre in panchina. A chiarire la posizione del difensore giallorosso ci ha pensato il suo agente, Ahmed Almualim, con un’intervista ad Arab News.
L’interesse della Roma per il calciatore arabo si sarebbe manifestato in due tempi. A ripercorrere le due fasi è proprio l’agente che ha specificato come una volta erano stati alcuni scout a chiedere informazioni, mentre in seguito era stato proprio il direttore sportivo Florent Ghisolfi, a manifestare nuovamente interesse.
Almualim ha sottolineato anche come lo sviluppo del campionato saudita è stata una vetrina importante per far conoscere i calciatori dell’Arabia Saudita. “Senza l’atmosfera attuale – ha sottolineato l’agente di Saud – sarebbe stato davvero difficile che questo trasferimento avesse luogo”.
Ma l’arrivo di Saud in serie A dall’Arabia è stato il primo. Si tratta di un evento storico che, come sottolineato da Almualim farà da apripista ad altri calciatore negli anni a venire. Ma Saud era prossimo a un trasferimento con il Rennes in Francia. Le due proposte si sono sovrapposte, ma il calciatore saudita avrebbe scelto di trasferirsi a Roma “per la sfida e l’interesse del Rennes è rimasto segreto”.
Un’avventura per Saud, quella che sta vivendo nella Capitale. “Un’esperienza che lo rende felice. Ha giocato in nazionale, nella Coppa del Mondo e anche nella Champions League asiatica, ma sapeva bene che a Roma sarebbe dovuto partire dalla panchina. Il calcio italiano è difficile e diverso da altri paesi europei”.