Subito il Napoli, poi il Tottenham in Europa League, quindi l’Atalanta. Non poteva esserci avvio peggiore per Claudio Ranieri in questa sua nuova esperienza in giallorosso. Tre sfide dalle quali, al di là del risultato, servirà vedere un’altra Roma in campo. Vogliosa, cattiva, audace, desiderosa di tirarsi fuori dal pasticcio in cui si è cacciata. Sir Claudio in questi giorni a Trigoria sta battendo sull’aspetto mentale: la squadra non è – e non può essere – quella vista sin qui.
Dunque bisognerà innanzitutto ripartire dalla testa dei calciatori. Dybala, Pellegrini, Soulé, Mancini, Ndicka, non valgono il 12esimo posto in classifica. Sicuramente, arrivati a questo periodo dell’anno, nessuno poteva immaginarsi che tra Napoli e Roma ci fossero di mezzo addirittura 13 punti di differenza e un “oceano” di squadre in mezzo. Un dato su tutti: i giallorossi, ad oggi, hanno la metà esatta dei punti dei loro prossimi avversari.
Uno scenario troppo brutto per essere vero. Da dove ripartire allora? La gestione Juric, mai digerita dalla squadra, ha lasciato soltanto macerie. Giocatori spenti in alcuni casi, lontani parenti dalle loro versioni migliori in altri. E poi le esclusioni di alcune pedine importanti apparentemente senza logica. Il primo passo di Ranieri sarà recuperare i senatori, andando contro all’umore della piazza. Il futuro dei giallorossi passerà anche e soprattutto da lì.
Dunque dentro nuovamente Cristante – che nelle ultime giornate aveva perso il posto – e Pellegrini. Poi Mancini, che non era in discussione nemmeno prima nonostante le prove insufficienti offerte, ma anche El Shaarawy. Perché c’è bisogno di tutti. Il modulo sarà probabilmente un 3-5-2: equilibrio e copertura saranno le parole d’ordine almeno all’inizio. Difendere per poi colpire: magari sfruttando un Dybala riportato più vicino alla porta.
C’è poi un altro fattore di cui tener conto. Vero, il cambio di allenatore è avvenuto in momento in cui la rosa, per via delle Nazionali, non era al completo per Ranieri; dunque il nuovo allenatore, di fatto, dovrà aspettare qualche giorno prima di conoscere tutti gli elementi del gruppo. Ciò nonostante il pessimo momento vissuto dalla Roma ha tenuto fuori dal giro delle rispettive Nazionali tanti giocatori che solitamente in questi casi lasciavano Trigoria.
Dei 14 giocatori che sono partiti infatti soltanto 4-5 possono ritenersi di primissimo livello per la squadra. Basti pensare ai vari Pellegrini, Dybala, Cristante, Mancini, Soulé, ecc. rimasti alla base. Una situazione di cui non ha potuto beneficiare invece Antonio Conte: da Napoli sono andati via quasi tutti i titolari: da Buongiorno a Di Lorenzo fino ad arrivare a Lukaku. Se diamo uno sguardo al possibile undici titolare di domenica contro la Roma, ci accorgiamo che addirittura 10 calciatori su 11 hanno risposto ‘presente’ alla chiamata delle rispettive Nazionali. Che possa essere questo un fattore decisivo per la sfida di domenica? Staremo a vedere.
Di seguito l’elenco completo dei calciatori che hanno lasciato Napoli e Roma in questi giorni con il relativo minutaggio negli impegni in Nazionale: