Quando cambia un allenatore si riparte essenzialmente da zero. Chi giocava titolare, tranne alcune eccezioni chiaramente, potrebbe non avere più lo stesso spazio; viceversa chi non ha avuto modo di incontrare il favore del vecchio tecnico spera di avere nuove chance. Tutto questo, a partire da oggi pomeriggio, riguarderà molto da vicino la Roma (qui le ultime notizie).
L’arrivo di Claudio Ranieri a Trigoria, inevitabilmente, rimescolerà per l’ennesima volta le carte in tavola di quello che è ad oggi il progetto tattico giallorosso. Sogni di gloria e aspettative emerse a seguito del poderoso mercato estivo si sono infranti clamorosamente come in pochi si aspettavano. Dopodiché la società, con alcune scelte (Juric in testa), ci ha messo del suo.
Da esuberi alle nuove possibilità in formazione: come cambia la Roma di Ranieri
In queste ore tutti si chiedono da quali giocatori ripartirà Ranieri. Quasi sicuramente i maggiori indiziati sono i ‘senatori del gruppo’, ovvero quelli indicati come i maggiori fautori del fallimento di quest’anno. Ai quali però verranno date nuove responsabilità per riscattarsi. Parliamo dei vari Pellegrini, Cristante, Mancini. Anche tra i nuovi arrivati c’è chi spera, col cambio in panchina, di riscrivere un destino che appare segnato. E il pensiero non può che andare a Hummels, mai impiegato – e per certi versi umiliato – da Juric.
C’è poi anche il caso di Leandro Paredes. In pochi mesi per l’argentino è cambiato tutto: da titolare indiscusso o quasi – non dimentichiamoci anche la Copa America vinta in estate – a sicuro partente a gennaio. “Fino a quando c’era De Rossi ero contento” – ha ammesso il centrocampista – “poi è cambiato tutto“. Le voci di un suo addio si rincorrono frenetiche e il possibile matrimonio con il Boca (la squadra di cui si parla di più) accontenterebbe tutti. Del resto, come vi abbiamo anticipato ieri, nemmeno l’arrivo di Ranieri, probabilmente, modificherà le gerarchie nel suo ruolo.
Paredes si consola con l’Argentina: può partire titolare contro il Paraguay
Del resto in patria Paredes gode di molta stima. Il CT Scaloni lo ha convocato anche stavolta nonostante i pochissimi minuti giocati in Italia. Lui, non a caso, ha espresso più volte il desiderio di chiudere la sua carriera in patria. A proposito della recente convocazione in Nazionale – fa un certo effetto vedere lui in albiceleste e non Dybala – in questi minuti è arrivata anche una notizia per certi versi inaspettata. Sì perché se Scaloni, come sembra, dovesse decidere di cambiare modulo passando al 4-4-2, eliminando un attaccante a beneficio di un centrocampista, diversi giocatori potrebbero sperare in una maglia dal 1′. E tra questi c’è proprio Paredes.