La notizia del giorno è quella del ritorno – manca soltanto l’ufficialità – di Claudio Ranieri alla Roma. I Friedkin, dopo giorni di casting serrati, hanno deciso di giocarsi l’ennesima carta “romantica” dopo quella di De Rossi. Dunque niente Mancini, Allegri, Sarri e chi più ne ha più ne metta, ma una sorta di soluzione ‘sicura’ in grado di portare a termine la stagione. Poi si vedrà.
Difficile stabilire che numero di scelta sia stato Ranieri: forse, la quarta, la quinta, chissà. Di certo non la prima: essendo libero, l’ex Roma e Fiorentina avrebbe potuto firmare in qualunque momento, non certo aspettando il quarto giorno dall’esonero di Juric. Di tutto questo oltre che in Italia si parla anche sui media oltre manica considerando i trascorsi dell’allenatore da quelli parti.
Friedkin divisi sul nome del nuovo allenatore: alla fine ha prevalso la linea di Ryan
Intanto, cercando di ricostruire quanto accaduto dopo l’allontanamento di Juric (terzo allenatore stagionale, quarto nell’anno solare), è emerso un aspetto importante. I Friedkin, dopo i tanti errori commessi, non si sono trovati d’accordo nella scelta del nuovo allenatore. In particolare Dan avrebbe preferito un profilo internazionale, straniero, mentre Ryan uno italiano, più vicino alle dinamiche del nostro calcio ma soprattutto romanista.
Alla fine, per tutta una serie di motivazioni, ha prevalso la seconda: da qui le candidature di Mancini, che pur non avendo avuto una chiamata diretta dai Friedkin era stato tra i nomi più caldi specie domenica, e soprattutto di Montella. Quest’ultimo ieri era stato contattato ma i problemi sorti con la Federazione turca hanno spinto i Friedkin a cambiare nuovamente rotta. Verso Ranieri per l’appunto.
Dall’Inghilterra: Roma, sfuma Ten Hag
Tra i tanti retroscena che stanno iniziando ad uscire in queste ore, ce n’è uno riportato dal The Sun che parla di una candidatura che pure sarebbe stata ventilata in chiave Roma. Stiamo parlando di Erik Ten Hag, fresco di esonero dal Manchester United ma proprio per questo libero di accasarsi altrove. Magari proprio a Roma: i Friedkin però, come visto, hanno deciso di affidarsi ad un altro allenatore.