Roma, esplode la protesta fuori dall’Olimpico: striscioni durissimi contro squadra e dirigenza

Dopo la pesante sconfitta casalinga contro il Bologna per 3-2 e l’esonero di Ivan Juric, l’atmosfera in casa Roma è sempre più tesa.

Melissa Landolina -
Tempo di lettura: 2 minuti
Roma-Bologna
Striscioni esposti fuori lo Stadio Olimpico (foto Romaforever.it)

A testimoniare il crescente malcontento dei tifosi, sono comparsi due striscioni carichi di accuse fuori dallo Stadio Olimpico: un messaggio diretto a squadra, presidente e dirigenza, esposti proprio all’ingresso di Viale dei Gladiatori, dove i sostenitori attendevano l’arrivo del pullman della squadra.

Le frasi sugli striscioni parlano da sole e non lasciano spazio a interpretazioni. Uno recita: “Giocatori, capitano, senatori, uomini di m**, traditori”**, un attacco frontale rivolto ai membri della squadra, mentre l’altro, ancora più duro, si scaglia direttamente contro la proprietà e la dirigenza: “Presidente e dirigenti, via da Roma. Indegni, incompetenti”. Parole pesanti, che evidenziano il livello di frustrazione di una tifoseria che si sente tradita e abbandonata, senza un punto di riferimento credibile.

La rabbia dei tifosi si riversa fuori dallo stadio

La situazione per la Roma non è mai stata tanto critica. La squadra ha incassato ben cinque sconfitte in Serie A, con ben quattro battute d’arresto nelle ultime cinque giornate. I tifosi, che in passato hanno spesso sostenuto e difeso la squadra anche nei momenti difficili, questa volta sembrano aver perso la pazienza. L’abbandono anticipato dello stadio da parte della Curva Sud, con il successivo trasferimento verso Trigoria, segna una rottura profonda, una reazione che va oltre il semplice tifo e che rappresenta un gesto simbolico di distacco dal club che amano.

Questa protesta è un segnale forte, che evidenzia come l’affetto per la squadra sia stato profondamente scosso da una serie di prestazioni considerate inaccettabili. Per i tifosi, la Roma di oggi non rappresenta più quella grinta e quei valori che hanno sempre contraddistinto la storia del club. E ora, le domande si accumulano, non solo sulle scelte tecniche e tattiche, ma anche sulla gestione a livello dirigenziale e sulla visione della proprietà per il futuro della squadra.

Contestazione e richieste di cambiamento

Il disappunto dei tifosi non si limita alla gestione della partita. Ciò che chiedono è trasparenza, competenza e un progetto che sia all’altezza delle ambizioni del club e delle aspettative di una tifoseria che non si accontenta più di risultati mediocri. Molti ritengono che, nonostante l’esonero di Juric, il problema principale resti una gestione che appare sprovveduta e incapace di fornire una direzione chiara. La curva Sud, che rappresenta l’anima del tifo romanista, si aspetta un segnale forte, che possa riportare dignità e orgoglio a una squadra che in passato ha scritto pagine importanti della Serie A.

Dopo l’esonero dell’allenatore, per i tifosi ora è il momento di una svolta a livello societario, un cambio di rotta che possa dare nuova linfa al club. La loro speranza è di vedere un progetto serio e orientato a riportare la Roma ai vertici, e soprattutto una gestione che rispetti i valori del club e dei suoi sostenitori.

L’urgenza di risposte

Ora più che mai, la Roma ha bisogno di risposte, di un piano per risollevare una stagione che, al momento, appare compromessa. La richiesta dei tifosi è chiara: un futuro che sappia onorare la storia e le ambizioni della Roma. La famiglia Friedkin è chiamata a reagire per dimostrare di avere una visione che non solo possa soddisfare i tifosi, ma anche riportare la squadra al livello che merita.

Mentre le tensioni aumentano e la pressione si fa sempre più forte, la piazza aspetta segnali concreti e un vero cambio di passo.

 

 

 

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