La Roma, archiviata la prestazione in casa dell’Union Santi Gilloise, si prepara alla sfida di campionato contro il Bologna. Domani i giallorossi saranno chiamati a scendere sul campo dell’Olimpico e cercare a tutti i costi una vittoria contro gli uomini di mister Vincenzo Italiano.
L’appuntamento è importante e potrebbe segnare anche la fine della gestione Juric. Non si esclude che siano presenti anche i proprietari Dan e Ryan Friedkin, a Roma per risollevare le sorti del club, valutare un avvicendamento in panchina, nominare il CEO e stabilire il futuro della squadra.
Juric di ritorno dal Belgio ha ripreso gli allenamenti in vista di quello che ha tutta l’aria di essere un match decisivo per la sua ‘salvezza’. E sembra aver recuperato Evan Ndicka, assente contro l’Union SG per un’influenza, ma non potrà ancora contare su Mario Hermoso che non sembra aver recuperato dopo un infortunio muscolare.
Probabilmente Dybala e Dovbyk torneranno titolari, mentre ancora tutte da verificare quali saranno le altre scelte del tecnico, che presenterà la gara nella conferenza pre-partita prevista per le 12 di oggi, sabato 9 novembre, a Trigoria.
Lei è stato chiamato in una situazione di emergenza della Roma, ma possiamo dire che finora non ha trovato la soluzione per uscire dall’emergenza?
Ci sono tratti di positività, ma di fatto non si sono trovate le soluzioni. Ha ragione.
Come si affronta una squadra come il Bologna?
Secondo me ha un gioco molto aggressivo, anche rischioso. Mi piace molto il loro modo di giocare. Italiano ha trasmesso il suo modo di concepire le partite.
Alla vigilia della partita contro l’union SG ha detto che la sua permanenza dipendeva dal successo in queste due partite. Ci sono uomini che sono contro di lei? E cosa succede con Hummels?
Ci sono momenti nei quali ho sentito la ‘mia’ squadra. Contro l’Union ho visto che la squadra non era ‘sul pezzo’ in tante situazioni. Erano distratti in diversi momenti della partita. Ho fatto fatica ad accettare questo dopo quello che abbiamo fatto. Hummels è un grande professionista, ma se devo scegliere una persona che mi fa quel tipo di lavoro io scelgo quello più adatto… Scelgo quello che penso sia meglio per la squadra.
Parla di cose positive, ma nei numeri non sembra ci siano passi in avanti. Quali aspetti le fanno ritenere ci siano stati margini di crescita?
Mi fa strano che mi venga fatta questa domanda. Con il Torino e il Verona hanno dato prova di un buon ritmo di gioco, grandi capacità, hanno creato tante occasioni. La mia sensazione è positiva. In Belgio non ho visto anima, concentrazione, qualità, proprio come la Fiorentina.
Qualche settimana fa ha detto che manca la volontà di vincere. Domani è una partita da vincere a tutti i costi. Occorrono Dybala e Pellegrini. Ci saranno?
Dybala non ci sarà ha avuto un problema in allenamento. Pellegrini ancora non so. Sono valutazioni che sto facendo e poi vedrò…
Dybala quando s’è fatto male?
Avendo subito tanti infortuni in passato, ha fastidi che dipendono da cose vecchie. Voleva provare ad allenarsi, ma non è riuscito.
C’è un errore che si rimprovera in questi mesi?
Puoi pensare anche a qualcosa. Ora però così non ti so dire. Abbiamo provato a fare tutto. Mi dà fastidio che si potrebbe fare la differenza, ma questa mancanza di continuità mi ha dato fastidio.
Come sta Ndicka? Visto quel che è successo a Firenze, in partite come quella di Bruxelles non le è venuto in mente di buttare la spugna?
Ndicka aveva un virus e ha recuperato. A Firenze abbiamo tirato fuori tutto, ma io non mi sono mai sentito di fare un passo indietro. Ho visto tanti miglioramenti in tante partite, ma non in altre