La posizione di Ivan Juric sulla panchina giallorossa si fa sempre più delicata. Ieri sera in Europa League è arrivata l’ennesima delusione di questo inizio stagione e la sensazione generale, che noi peraltro ripetiamo da tempo ormai, è che questa squadra più di così adesso non sia in grado di dare. Certo, non tutto è imputabile all’attuale tecnico – che non dimentichiamoci ha ereditato una situazione complessa – ma l’ex Toro ci sta mettendo del suo.
La Roma dà pochissimi segnali di vita, non ha un gioco chiaro e soprattutto finisce spesso in balia di avversari. Per giunta modesti, come l’Union SG che ieri sera ha perfino rischiato di perdere. O come il Verona. Insomma, la tanto attesa “sterzata di risultati” non sta arrivando e i giallorossi, lentamente, stanno scivolando giù in un precipizio di cui nemmeno si vede il fondo. Il primo a rischiare è dunque proprio l’allenatore: facciamo dunque il punto della situazione.
Secondo quanto riportato da Sport Mediaset poco fa, l’allenatore sarebbe finito nuovamente a rischio dopo la deludente gara europea. Ma è soltanto l’ultimo di una serie di risultati negativi tanto in coppa quanto in Serie A. Da qui la decisione probabile di procedere ad un nuovo scossone in panchina dopo quello fatto con De Rossi poco più di un mese fa.
Per l’emittente tuttavia a Juric potrebbe essere concessa un’ultima chance domenica contro il Bologna. Non sono però da escludere comunque ribaltoni a sorpresa come avvenuto proprio con DDR: e il viaggio programmato dei Friedkin nella Capitale sicuramente non avrà fatto dormire sonni tranquilli al tecnico croato. “Io penso solo a lavorare“, ha detto ieri sera Juric. Un confronto dunque con la proprietà ci sarà: da capire se porterà a decisioni immediate oppure tutto sarà rimandato al weekend.
Già ieri sera dopo il fischio finale si è iniziato a parlare del resto di uno “Juric virtualmente esonerato“. Francamente poi, a nostro avviso, la posizione dell’allenatore dovrebbe essere valutata a prescindere dal singolo risultato. Perché, ad esempio, due vittorie contro Torino e Dinamo Kiev sono pure arrivate. Ma in che modo? Non è quindi un singolo successo, magari casuale, a dover incidere sul giudizio di un tecnico che fin qui, complessivamente, non ha dato quanto sperato.
Il cambio di allenatore operato a settembre insomma non è servito a migliorare una squadra che anzi è pure peggiorata sotto molti punti di vista. Ecco perché allora i Friedkin potrebbero decidere di voltare pagina a prescindere da domenica: la sosta infatti sarà l’ultimo momento utile per dare una minima possibilità all’eventuale nuovo allenatore di gestire al meglio il delicato momento che la Roma sta vivendo. Quali alternative, in tal senso, si parla sempre di Roberto Mancini (in rialzo) e Lampard, mentre sullo sfondo restano le piste Sousa e Ranieri.