Il giudice sportivo Mastrandrea ha reso noto i provvedimenti presi nei confronti delle squadre all’indomani dell’11esima partita di serie A.
E non potevano mancare conseguenze anche per la Roma che nell’ultima gara è stata impegnata nello stadio Bentegodi contro l’Hellas Verona, dove ha subito una pesante sconfitta (3-2). Al club giallorosso, infatti, è stata comminata un’ammenda di 5mila euro.
Diverse le contestazioni alla Roma e tra le altre il lancio da parte dei suoi sostenitori di due fumogeni e due petardi nel campo di gioco.
A parte il comportamento della tifoseria giallorossa, a essere messa all’indice è stata la condotta del collaboratore di Juric, Michele Salzarulo. Quest’ultimo, al termine del primo tempo ha raggiunto il giudice di gara per segnalare il fallo subito da N’dicka, la famosa e tanto discussa gomitata in faccia che Magnani ha rifilato al difensore giallorosso qualche secondo prima il colpo di testa che ha portato l’Hellas Verona al raddoppio.
Un intervento, quello del match analyst che gli è costato nell’immediatezza l’espulsione da parte dell’arbitro Marcenaro, e su decisione del giudice sportivo, assistito da Ginesio e dal rappresentante dell’AIA Moretti, anche una giornata di squalifica “per avere, al termine del primo tempo, al rientro negli spogliatoi, criticato in modo irrispettoso una decisione arbitrale”.
In tutto questo il giudice sportivo ha anche rilevato una seconda sanzione per Konè e la prima a Svilar.