Non solo la questione allenatore in casa Roma. Juric o non Juric è evidente che qualcosa a questa squadra manchi e che vada sistemata col mercato invernale. Che irromperà tra poco più di due mesi. Sia De Rossi che l’attuale tecnico giallorosso infatti – se non perfino un terzo allenatore se l’ex Toro dovesse saltare come pare – hanno dovuto fare i conti con una rosa non all’altezza, almeno in determinati ruoli.
Poi, chiaramente, ad incidere in questo periodo-no della Roma ci sono anche le scelte tecniche dell’attuale Mister che non sempre, almeno dall’esterno, sembrano rispondere alla logica. Una su tutte: quella di continuare ad adattare Angelino nei tre di difesa davanti a Svilar con due centrali di ruolo in panchina. Dopodiché c’è il capitolo esterni, il vero punto debole della Roma di quest’anno.
Dati oggettivi e valutazioni dell’allenatore che ci sarà in quel momento sulla panchina giallorossa: da qui partirà il mercato di Ghisolfi. Anche per ciò che riguarda il capitolo uscite. L’elenco, in questo caso, è lungo: almeno sette i calciatori dati in partenza, chi per un motivo, chi per un altro. E se rimarrà Juric certi addii saranno praticamente certi, altrimenti qualcosa potrebbe tornare in discussione.
A prescindere da questo comunque la Roma dovrà effettuare almeno due operazioni in entrata. Quella per l’esterno come detto e poi in attacco, andando a prendere una riserva per Dovbyk considerando che Shomurodov non si sta rivelando all’altezza. Diversi i nomi fatti nei giorni scorsi in questa direzione: da Beto a Djuric. Sulle fasce invece il casting deve ancora trovare una selezione definitiva di ‘papabili’.
Il tema ad ogni modo andrà diviso in due capitoli distinti. Alla Roma servono intanto uno o due terzini ‘puri’ di livello. Un titolare al posto di Celik e un comprimario per Angelino, a patto di rivederlo nel suo ruolo naturale. Anche in avanti però, c’è da dire, le scelte estive non hanno pagato. Soulé – servirà ancora tempo – si è sbloccato soltanto nell’ultima partita di campionato mentre Baldanzi ha segnato una sola rete. Ancora a secco invece El Shaarawy, così come Pellegrini.
E’ evidente dunque che una mano al livello offensivo servirebbe eccome anche se il tutto andrebbe subordinato, eventualmente, al modulo adottato. Prendiamo il caso ad esempio di Edon Zhegrova che si sta mettendo in mostra col Lille. Un’ala in grado di fare gol e mettere a punto assist, due cose che quest’anno alla Roma stanno mancando clamorosamente. Il calciatore già in estate era stato accostato ai giallorossi che avevano poi virato su altri obiettivi. E ora sul talento (con il contratto in scadenza nel 2026) sarebbe piombata di nuovo la Juventus, che pure lo aveva monitorato durante l’ultimo calciomercato al pari dei giallorossi.
Insomma, nei prossimi mesi il duello tra Roma e Torino potrebbe riproporsi, soprattutto se a Trigoria decideranno di abbandonare l’idea dei due tre quartisti dietro alla punta – che non sta pagando per adesso – ritornando alla disposizione larga degli esterni offensivi (quello che aveva in mente all’inizio De Rossi). Per quanto riguarda la Juventus invece, a dire la verità, in quel ruolo, teoricamente, la squadra sarebbe già coperta.
Ma l’incognita legata a Nico Gonzalez, pagato tantissimo ma fin qui sparito dai radar causa infortunio, potrebbe rimettere in discussione tutto. Specie se l’ex viola non dovesse convincere o se, ad esempio, non si riuscisse a blindare Conceicao. Da qui l’idea dei bianconeri – che ieri lo hanno affrontato in Champions – di puntare tutto sul 25enne talento kosovaro della Ligue 1 che ad oggi ha una valutazione di circa 25 milioni. Il portale fichajes.net non ha dubbi: i prossimi mesi saranno decisivi per stabilire il futuro della carriera dell’esterno.