Lo diciamo da tempo ormai. L’avventura in giallorosso di Ivan Juric è ormai giunta al capolinea e si aspetta soltanto l’ultimo via libera dei Friedkin per procedere al tanto atteso cambio in panchina. Perché allora il tecnico si trova ancora a Trigoria? E’ questa la domanda che tutti si fanno considerando che già dopo Firenze nessuno si sarebbe aspettato una riconferma dell’allenatore croato. A questa si è aggiunta poi anche la debacle di Verona – una squadra che, tolto il torto arbitrale subito dalla Roma, aveva perso 6 partite delle ultime 7 – ma anche questa non è ‘bastata’.
Insomma, il comportamento della famiglia texana sfugge al momento da ogni logica. Ma non c’è da stupirsi visti i precedenti. Chiariamoci. Non che un eventuale nuovo allenatore possa cambiare magicamente le cose, specie se i nomi ventilati (alcuni) fossero quelli fatti sin qui. Né che tutte le colpe siano da imputare a Juric, ovviamente. Sta di fatto che comunque l’ipotesi di un cambio tecnico, l’ennesimo purtroppo, rappresenta l’ultima ancora di salvezza a cui aggrapparsi per cercare di raddrizzare una stagione iniziata male ma che rischia di finire persino peggio. A patto però di non sbagliare ancora una volta la scelta.
Forse, verrebbe da pensare, è proprio questo il motivo che per adesso non ha ancora portato allo scossone in panchina. Il timore, la volontà, di non sbagliare ancora dopo De Rossi e Juric. Ma il tempo stringe. Del resto non è un mistero che sin da dopo la partita contro la Fiorentina i Friedkin abbiano iniziato a guardarsi intorno avviando contatti o comunque sondaggi con alcuni allenatori. Tra questi, come vi abbiamo spiegato stamattina, c’è Frank Lampard le cui quotazioni sono in forte rialzo. E in più l’allenatore sarebbe libero.
Diverso il discorso invece di Paulo Sousa: in questo caso ci sarebbe una clausola da pagare per liberarlo, dunque questa ipotesi rimane momentaneamente in stand-by. Roberto Mancini resta invece una pista concreta, così come quella che porta a Ranieri, sebbene i rumors diano i Friedkin più propensi ad un profilo straniero. Sullo sfondo e per ora nulla di più tutte le altre ipotesi che portano il nome di Max Allegri, Sarri o Terzic. Inevitabile infine, conoscendo la famiglia americana, anche il famoso “mister-x”, magari un nome tirato fuori dal noto algoritmo che ha portato a prendere prima Pinto e poi Ghisolfi.
Nelle ultime ore si registrerebbe un’ulteriore novità. Dalla lista dei ‘papabili’ non figurerebbe più l’ex Chelsea Grahm Potter che non sarebbe stato preso in considerazione dai Friedkin. Ricordiamo inoltre che per il momento è stato escluso categoricamente il ritorno di Daniele De Rossi: DDR, che peraltro ieri è tornato nella Capitale dopo le vacanze negli USA, infatti non sarà richiamato dalla Roma.