Se non ora quando? Ma il “quando”, e stiamo parlando di Ivan Juric, sembra non arrivare per adesso. Eppure la sua Roma continua ad affondare: e nemmeno contro un Verona reduce da sei sconfitte nelle ultime sette partite prima di ieri la squadra è riuscita a fare punti. Certo, stavolta c’è anche il parziale alibi della direzione arbitrale discutibile (il secondo gol era da annullare), ma gli alibi sono davvero finiti stavolta. O meglio. Lo erano già dopo la disastrosa prova di Firenze, figuriamoci dopo ieri.
Chiariamoci. La prova contro gli scaligeri è stata sicuramente migliore – ma ci voleva poco – rispetto a quella del Franchi sta di fatto che il risultato finale non è cambiato. E forse è perfino peggio: perché se ti impegni, giochi e disputi “una grande partita” (tesi sposata anche ieri da Juric che però noi non condividiamo) ma prendi tre gol dal Verona è evidente che qualcosa non torni. E l’allenatore, a partire dalla formazione iniziale (perché ad esempio continuiamo a vedere Zalewski titolare e Angelino adattato nei tre dietro?), ci sta mettendo del suo.
Inevitabilmente, considerando i risultati e la classifica, non possiamo escludere l’ipotesi che al momento sembra essere la più logica. Ovvero quella dell’esonero. La sensazione generale, almeno per quanto ci riguarda, è che questo gruppo, con questo allenatore, più di così non possa andare. Spiace dirlo ma, a pensarci bene, la posizione ricoperta dalla Roma è quella che corrisponde grosso modo al curriculum del tecnico. C’è poco da fare.
Che però non può essere accettabile per una piazza come quella romanista. Fatta questa piccola parentesi è chiaro che in giornata sono attese decisioni importanti, in un senso o nell’altro: o sarà addio a Juric oppure si continuerà con lui non si sa bene con quale aspettative. Giovedì del resto si ritornerà in campo in Europa, dopodiché domenica all’Olimpico arriverà a Bologna. Per la Roma, dunque, si apre una nuova settimana cruciale.
Ma con o senza Juric? Questa la domanda che è tornata a rimbalzare ovunque da ieri sera. Intanto, nell’eventualità che i Friedkin dovessero optare per il nuovo ribaltone in panchina, il casting per il successore del tecnico croato resta aperto. Come vi abbiamo riportato stamattina la pista ‘estera’ è quella maggiormente accreditata nelle ultime ore: su tutte quella che porta a Paulo Sosa, che però è attualmente sotto contratto in Arabia. Per liberarlo, in caso, la proprietà americana dovrà pagare la clausola, un po’ come accaduto recentemente col Manchester United.
Dopodiché le alternative sono diverse: una di queste è Frank Lampard, che sta ‘scalando posizioni’ almeno secondo i bookmakers. Il suo arrivo eventuale a Roma entro il 31 dicembre, spiega Goldbet.it, è bancato a 4.00. C’è da considerare però che l’eventualità fino a qualche giorno fa non era nemmeno quotata. Per quanto riguarda gli altri candidati risultano quasi appaiate le ipotesi De Rossi e Ranieri (rispettivamente quotati a 3.00 e 3.50) mentre Sarri si è allontanato (8,00) così come Max Allegri (10,00).