La Roma ricomincia l’ennesima settimana travagliata della stagione. Ieri sera, purtroppo, è arrivato l’ennesimo passo indietro della gestione Juric: e se la vittoria contro il Torino aveva riacceso la fiammella della speranza, la sconfitta contro il Verona ha rispedito nel baratro la squadra. Sul banco degli imputati c’è nuovamente lui: la sua posizione è di nuovo fortemente in bilico e la sensazione è che stavolta il banco possa veramente saltare.
Se infatti contro la Fiorentina la proprietà aveva deciso di dare ancora fiducia al tecnico croato – un po’ inaspettatamente a dir la verità e forse più per mancanza di alternative che di altro – adesso in molti sono convinti di come il suo tempo a disposizione sia davvero finito. Anche perché, francamente, sembra proprio che la squadra con Juric al timone più di questo non riesca a dare. Cambiare o non cambiare dunque? Vediamo le ultime sulla panchina giallorossa.
Ieri sera nel post gara, a questo proposito, è ripartito il toto allenatore. Secondo quanto ricostruito i Friedkin non avrebbero però intenzione di richiamare Daniele De Rossi nonostante abbia ancora tre anni di contratto e rappresenti in qualche modo la pista più logica da seguire. Magari affiancato da un nome di spessore che possa sostenerlo in società.
Le ipotesi che vanno per la maggiore sono però orientate verso altre soluzioni. Uno scenario ribadito anche nelle scorse ore da Angelo Mangiante che a Sky ha comunque precisato che la proprietà si starebbe guardando attentamente attorno. “La società non aveva un piano B dopo Firenze perché non si aspettavano una partita del genere, credo però che ora ci sia“, ha spiegato il giornalista.
Secondo Mangiante ci sarebbero in corso contatti con “allenatori stranieri, comunque di alto profilo in grado di calmare la piazza per via del suo curriculum“. Non è da escludere nemmeno la strada che porta a Roberto Mancini: ve ne abbiamo parlato ieri sera. Il tecnico avrebbe dato il suo benestare alla Roma e nei giorni scorsi ci sarebbe stato un primo contatto tra lui e la società. Chiaramente la sconfitta di Verona potrebbe aver accelerato il tutto. Le prossime ore restano pertanto decisive.