L’avventura di Ivan Juric alla Roma sembra essere giunta al capolinea. Già dopo Firenze era atteso un cambio in panchina che però, forse più per mancanza di soluzioni alternative che per una reale volontà di proseguire ancora col tecnico croato, alla fine non era arrivato. Nonostante la pessima figura offerta. Dopodiché la vittoria contro il Torino sembrava comunque aver ridato un minimo di fiducia all’ambiente e invece ieri contro il (modesto) Verona è arrivato l’ennesimo passo indietro.
Al netto infatti delle polemiche arbitrali, il secondo gol era da annullare, la squadra ha offerto ancora una volta una prestazione al di sotto delle aspettative pagando a caro prezzo alcuni “orrori” commessi. Dal passaggio senza senso di Zalewski all’incredibile contropiede che è valso il 3-2 dei padroni di casa. Ma al di là di questo, è stato l’atteggiamento e la disposizione in campo della squadra a non convincere per nulla, soprattutto nel secondo tempo. Insomma, qualcosa va cambiata e pure alla svelta.
Come detto già nelle scorse ore, la sensazione è che questo gruppo, così gestito, più di tanto non riesca ad andare. Juric, dal canto suo, continua a schierare sempre la stessa discutibile formazione e anche a gara in corso la gestione è praticamente identica; cambi uomo per uomo, mai una soluzione – anche di modulo – alternativa, mai una carta a sorpresa da giocare.
Certo, non tutto contro il Verona è stato da buttare ma chiaramente in questo momento sono i risultati a mancare clamorosamente. Nelle ultime quattro i giallorossi ne hanno vinto soltanto una e la classifica inizia ad essere veramente pesante. Chiaramente, adesso, l‘ipotesi di un nuovo cambio in panchina torna ad essere più concreta che mai.
Per il momento sembra da escludere un ritorno di Daniele De Rossi. La società non vuole riprovarci con DDR, dunque si andrà, eventualmente, verso altre soluzioni. Tra i candidati più gettonati c’è sempre Claudio Ranieri oppure Roberto Mancini, le cui quotazioni sono in rialzo nelle ultime ore. Vive poi le strade che portano anche ad altre soluzioni che poi sono tutti quegli allenatori ad oggi liberi di essere contrattualizzati.
In queste ore poi stanno avanzando le candidature anche di altri profili. Già ieri si è parlato di “piste straniere al vaglio della proprietà“, uno scenario confermato stamani anche da La Gazzetta dello Sport in edicola. Secondo la rosea i Friedkin nei giorni scorsi avrebbero preso contatti anche con l’entourage di Paulo Sousa che però attualmente allena lo Shabab Al-Ahli a Dubai.
Di fronte ad un’offerta giallorossa tuttavia – servirebbe però almeno un biennale – il tecnico potrebbe decidere anche di lasciare l’Arabia a patto che i Friedkin paghino la clausola per liberarlo. Un po’ come successo per Amorim col Manchester United.
Rimanendo sulla “pista estera” nella serata si è parlato anche di Frank Lampard. Il suo nome sarebbe stato suggerito ai Friedkin dagli ambienti vicino all’Everton – che peraltro Lampard ha allenato già – e sempre dall’Inghilterra si parla anche di Graham Potter. Da non scartare nemmeno Terzic. Tornando ai nomi italiani sullo sfondo restano sempre le ipotesi Allegri e Sarri.