Il secondo gol del Verona era da annullare? Questa la domanda che sta rimbalzando tra i tifosi romanisti in questi minuti. All’intervallo i padroni di casa stanno conducendo 2-1: al vantaggio iniziale di Tengstedt – che erroraccio di Zalewski! – aveva risposto Soulé, prima del nuovo sorpasso dei padroni di casa. Ma se sulle prime due marcature non ci sono stati dubbi di sorta, dal punto di vista arbitrale chiaramente, sulla terza rete del match le perplessità permangono.
Il Verona sfrutta infatti un corner – siamo al minuto 34′ – per riportarsi in vantaggio sulla Roma ma l’azione sembra viziata non da uno ma due ben comportamenti irregolari dei gialloblù. Per l’arbitro e il VAR tuttavia è tutto regolare e il gol viene convalidato. Ma qualche interrogativo, sottolineate peraltro anche da Luca Marelli (DAZN), resta. Vediamo perché.
Due le circostanze che si possono isolare. La prima è la “manata” che l’autore del gol rifila a Ndicka nel colpire la palla che poi trafigge Svilar. Non a caso il centrale difensivo romanista rimarrà a terra diverso tempo dopo la rete siglata dal Verona. Nel frattempo i giocatori giallorossi protestano, e c’è chi in panchina, avvalendosi di un cellulare, prova a rivedere l’azione al rallentatore per capire se fosse o meno da annullare.
Ma c’è un secondo episodio-chiave da valutare. Al momento della battuta del calcio d’angolo, Kastanos in area si frappone tra il portiere della Roma e il pallone impendendogli, di fatto, di staccare liberamente. A tal punto da pregiudicare l’arrivo dell’estremo difensore romanista sulla sfera? Da un nostro fermo immagine sembrerebbe di sì. Ma la Direzione arbitrale ha deciso diversamente.