A bloccare il progetto dello stadio di Pietralata un’area verde boschiva che per il Comune “non esiste”. Sarebbe stato l’ufficio Urbanistica a chiarire come nonostante la presenza di alberi e arbusti, questi siano solo un’ipotesi progettuale e non uno stato di fatto.
La mancanza di vincoli sarebbe stata alla base dell’autorizzazione da parte dell’Ente a erigere il centro sportivo. Una vicenda sulla quale sono insorti comitati e esponenti politici di Alleanza Verdi e Sinistra. Questi ultimi, come riporta il Corriere della Sera, sono intervenuti con un’interrogazione urgente al ministro della Cultura Alessandro Giuli per chiedere di ritirare il progetto dello stadio che prevede la cementificazione di 14 ettari di area boschiva che, invece, secondo Bonelli e Zaratti, va tutelata.
L’amministrazione comunale si è difesa sostenendo che si tratta di area degradata e da riqualificare, facendo insorgere anche il M5S che ha chiesto a gran voce che vengano svolti i sopralluoghi necessari e rispettati i vincoli previsti per legge. Tutto questo, ovviamente, con sospensione dell’iter progettuale.
In questo bailamme che lascia presagire una battuta d’arresto per la realizzazione della struttura anche il Coordinamento dei Comitati interviene per sottolineare come il Comune abbia cercato di “bypassare i vincoli operanti per legge”. E non intende fermarsi alle critiche sterili, ma vuole agire e per questo ha investito i suoi legali di valutare la redazione di un esposto da inviare in Procura e contemporaneamente, ha chiesto la convocazione della commissione Trasparenza e Ambiente per esaminare la situazione e in particolare le incoerenze relative ai permessi rilasciati per la realizzazione dell’opera che non tengono conto del Parco di Pietralata.