Antonio Cassano, per cinque anni ha giocato tra le fila della Roma. Quei cinque anni trascorsi nella Capitale, l’attaccante pugliese li ricorda bene e sembra ricordare anche altro…
Da un post sui social emergono, per ammissione dello stesso ex attaccante giallorosso, alcuni particolari piuttosto piccanti dei suoi trascorsi in maglia giallorosso, ma soprattutto del suo tempo passato a Trigoria e non solo nel corso degli allenamenti.
Cassano ha ripercorso alcune ‘scorribande’ di cui si sarebbe reso protagonista dopo essere “riuscito a procurarmi la chiave dell’ultimo cancello. Quello che dava sul retro. Le facevo entrare da lì”, proprio a Trigoria dove andava “negli spogliatoi delle giovanili e spesso usavamo i lettini dei massaggi e, ogni tanto se ne spaccava uno”.
L’ex attaccante ricorda i suoi blitz fuori orario, insieme a compagnie femminili occasionali, proprio all’interno della struttura del centro sportivo Fulvio Bernardini. Qualcuno sembra fosse a conoscenza delle sue ‘gesta’, ma “anche se mi scoprivano non mi dicevano nulla, chiudevano un occhio. Anche perché spesso ho giovato grandi partite dopo…”.
E proprio per ricordare quanto quelle sessioni di preparazione, del tutto furtive e fuori orario, siano state preziose per il suo rendimento in campo, Cassano conclude: “Andatevi a rivedere Roma-Juventus, finita 4-0, quella della bandierina spezzata. Avevo fatto le 6 la domenica mattina”.
Tutto questo l’ex attaccante della Roma lo ha raccontato nella sua autobiografia “Dico tutto” e a parte i nomi delle sue compagnie femminili, effettivamente, ha detto davvero tutto…