Ivan Juric sfida il suo passato per garantirsi il futuro sulla panchina giallorossa. Una cosa sembra infatti certa: ulteriori chance non saranno concesse al tecnico croato in caso di mancata vittoria stasera. La classica partita da dentro o fuori: che potrebbe rilanciare il percorso dell’allenatore oppure affossarlo definitivamente. Non si scappa. Chiamati al riscatto però saranno anche i giocatori che troppo spesso nel dibattito sono finiti in secondo piano mettendo sempre sul banco degli imputati solo e soltanto il tecnico. Ma se ne hai già cambiati due e rischi di cambiarne un terzo è evidente che le colpe siano anche altrove (senza dimenticare le responsabilità, evidenti, della società).
Su questo ieri l’ex Toro è stato chiaro: “Ognuno deve fare la sua parte, calciatori compresi“. Del resto in campo ci vanno loro. La loro considerazione sulla carta, così come il monte ingaggi, rivelano uno status da top player che però fin qui non si è visto, con pochissime eccezioni. Dunque anche a loro è chiesto di fare di più, molto di più. Ma a chi si affiderà Juric per giocarsi le sue ultime possibilità di restare in giallorosso? Ecco le ultime notizie che arrivano da Trigoria.
Come sempre cerchiamo di partire dalle certezze di formazione che però mai come questa volta, complici alcuni infortuni dell’ultimo minuto, sono davvero poche. Proviamoci comunque. Intanto Svilar e Ndicka guideranno il reparto difensivo: con loro quasi sicuramente ci sarà Mancini nonostante i fatti di Firenze. Juric su questo ieri è stato chiaro in conferenza stampa: “In questo momento la Roma non si può permettere di lasciare indietro nessuno“. Compresi quelli che contro la Fiorentina hanno avuto comportamenti non certo irreprensibili.
Il terzo ‘braccetto’, proseguendo con le possibili scelte di formazione, sarà ancora una volta Angelino. Su questo potremmo sbagliarci certo, ma la nostra sensazione è che la ‘comparsata’ concessa a Hummels al Franchi – a gara ampiamente compromessa al di là del suo sfortunato autogol – sia stato un episodio isolato, dettato dal momento. Che non ha cambiato la considerazione del tecnico nei suoi confronti. Dunque sarà ancora panchina per il tedesco.
Passiamo al centrocampo. A differenza di Mancini, che giocherà quasi per scelta obbligata come visto, Cristante dovrebbe partire almeno inizialmente dalla panchina. Sicuro del posto invece Koné, uno dei pochi a salvarsi non solo a Firenze ma in generale in questo travagliato avvio di stagione per i giallorossi.
Chi ci sarà allora con lui? Detto di Cristante, la maglia restante in mediana se la giocheranno Pisilli e Le Fee. Una delle possibilità è che Juric alla fine possa decidere di affidarsi al francese, anche considerando l’ambiente caldissimo atteso stasera all’Olimpico. E che, inevitabilmente, toccherà maggiormente da vicino i giocatori romani.
Chiudiamo con il reparto offensivo. Considerando l’importanza della partita niente turnover per Dybala chiamato anche lui a fare di più prendendosi in mano la squadra a cui ha dichiarato amore in estate. Con lui dovrebbero esserci Dovbyk e Pellegrini: entrambi però non sono al massimo della condizione e l’ucraino ieri non si è allenato. Tuttavia, data la delicatezza del match, dovrebbero stringere i denti e partire regolarmente dal 1′.
Questo, per adesso, lo scenario più plausibile. Il piano B (e C) è già pronto: Shomurodov e uno tra Baldanzi e Soulé. Questi ultimi scaldano i motori anche nell’eventualità di Dybala “falso nueve” in caso di forfait sempre di Dovbyk e/o del Capitano. Recuperato infine El Shaarawy che è tornato tra i convocati.