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Esonero Juric e ritorno De Rossi: Ghisolfi dà la risposta a Pellegrini

Continua a tenere banco il caso allenatore alla Roma: stasera il tecnico croato si gioca tutto contro il Torino, ma i Friedkin continuano a valutare le alternative

Novanta minuti di fuoco. La Roma si gioca credibilità e futuro contro il Torino in un match che ha tutto il sapore di una sfida da ‘dentro o fuori‘. Soprattutto per Juric: in caso di mancata vittoria stasera è chiaro che il filo sottilissimo che lo tiene ancora appeso alla panchina giallorossa potrà essere tagliato ufficialmente dai Friedkin. Del resto quanto avvenuto domenica scorsa contro la Fiorentina è inaccettabile: una squadra come la Roma non può permettersi simili figuracce.

Adesso però tutto può cambiare oppure sprofondare definitivamente. Non si scappa. Squadra – a cui sono stati concessi fin troppi alibi sin qui – e allenatore sono ad un bivio: la speranza è che il confronto duro, durissimo, perfino “violento” come ammesso da Juric, avvenuto dopo Firenze sia servito a qualcosa. Oggi, quindi, è il giorno della verità.

Esonero Juric: il tecnico croato è sempre in bilico

In tutto questo si inserisce il giudizio attorno ad un allenatore che sin dal suo arrivo a Trigoria non ha mai convinto fino in fondo. Gli stessi Friedkin, prendendolo a ‘tempo’, è come se lo avessero sfiduciato ancor prima di iniziare l’avventura insieme, al netto dei proclami sul “puntare  a vincere i trofei”. Più semplicemente, allora, probabilmente il tecnico croato non era il più adatto a sostituire De Rossi in quel particolare momento e non a caso erano state battute altre strade. Tra no incassati e decisioni francamente discutibilicome il no a Tuchel ad esempio – la famiglia Texana aveva deciso infine di investire sull’ex Toro.

Bene, ad oggi la mossa può ritenersi tutt’altro che azzeccata. Dalle motivazioni tecniche, i timori che la Roma non avesse calciatori adatti al suo gioco si sono rivelati fondati, a quelle comunicative e caratteriali, molteplici sono le sfaccettature del fallimento maturato sin qui. Dopodiché le colpe, chiaramente, non sono tutte sue anzi. Alcuni atteggiamenti dentro e fuori dal campo dei giocatori, specie perché arrivati dai senatori del gruppo, fanno ben capire quanto le responsabilità siano da condividere e soprattutto da ricercare anche altrove. Intanto però, il calcio del resto è così, si sa, se contro il Torino la Roma dovesse fallire sarà lui a ‘saltare’.

I Friedkin non hanno mai smesso di cercare un sostituto

Juric alla Roma – (RomaForever.it)

Nei giorni che hanno accompagnato il turbolento post gara di Fiorentina Roma le voci dell’imminente cambio di allenatore hanno monopolizzato il dibattito nell’ambiente romanista. Subito dopo il triplice fischio al Franchi De Rossi sembrava in procinto di tornare, magari con Claudio Ranieri in ausilio quale uomo-società. Non sono mancate poi le ipotesi di soluzioni terze, più che altro delle suggestioni per il momento. Da Allegri a Sarri, da Terzic a Mancini.

Tra tutte queste però lo scenario più plausibile resta quella del ritorno di DDR, considerando peraltro il suo accordo ancora in essere coi Friedkin. Perfino i bookmakers non hanno dubbi. Eppure, da più parti, l’eventuale richiamata proprio di De Rossi – che sarebbe la più logica francamente – continua ad essere smentita. E oggi, a questo proposito, arriva una notizia clamorosa. Vediamo di cosa si tratta.

Ghisolfi a Pellegrini: “De Rossi non tornerà”

Il Corriere dello Sport infatti poco fa ha lanciato la bomba. All’indomani della disfatta in Toscana, Lorenzo Pellegrini ha avuto un colloquio col DS Ghisolfi e tra i temi trattati ci sarebbe stato anche l’eventuale scenario del ritorno di DDR in panchina. Ebbene, come si legge sul quotidiano tale possibilità sarebbe stata smentita dal Dirigente, nonostante De Rossi goda ancora della stima da parte del gruppo. “Non c’è alcuna possibilità che torni a Trigoria“, scrive senza mezzi termini il CorSport.

Dunque se alla fine come pare Juric dovesse andar via si ricorrerà ad un’altra soluzione ancora, rimettendo in corsa tutti gli altri candidati. Magari, a questo punto, come vi abbiamo detto ieri i Friedkin si rivolgeranno al ‘famoso algoritmo’ per estrarre dal cilindro l’ennesimo coniglio. Un passo alla volta però. Prima bisognerà aspettare cosa succederà nell’attesissimo match di stasera all’Olimpico.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli