Mancini, Saelamaeker e Soulè incontrano i tifosi - romaforever.it
Non ci stanno i tifosi della Roma a vedere la loro Magica cadere così in basso. Non possono lasciare andare il loro cuore giallorosso: una passione, un amore, una fede della quale non possono, e soprattutto non vogliono, fare a meno.
Dopo aver atteso i giocatori a Termini, al ritorno dal drammatico incontro con la Fiorentina e aver sfogato la rabbia e il dolore per la pesante sconfitta (5-1), hanno stazionato fuori Trigoria in questi giorni di preparazione alla prossima gara contro il Torino, con stato d’animo leggermente più pacato, ma sempre e comunque in cerca di risposte e anche di una reazione in campo.
“Lo sapete dove stiamo andando? Stiamo andando in serie B” hanno gridato ai calciatori giallorossi. Stavolta niente cori offensivi, nessun attacco verbale, ma una incontenibile rabbia per risultati che stentano ad arrivare. Di fronte ai supporters giallorossi c’erano Alexis Saelemaekers, Matias Soulè e Gianluca Mancini.
Mancini è stato il primo a prendere la parola e ha assicurato: “Ritorneremo ragazzi”. Una rassicurazione, ma anche un impegno gravoso in un momento così critico per il club, che se da una parte placa l’amarezza dei tifosi dall’altra comporta una responsabilità immane in un momento storico di grande difficoltà.
“Noi veramente diamo tutto ogni partita – ha aggiunto il difensore giallorosso, come riporta l’Ansa -, ma domenica è stato un disastro”. Di rimando i supporter a gran voce: “Falli svegliare”. Ma di fronte a questa esortazione Mancini non può che rispondere: “Devo svegliarmi anche io”.
Anche Saelemaekers è intervenuto: “Sono cose che succedono a tutte le squadre. è difficile anche per noi, ve lo assicuro, Noi proviamo a dare il cento per cento in campo…”, E Soulè ha sottolineato: “I responsabili siamo solo noi”.
Per quanto riguarda eventuali dissapori con il mister è proprio colui al quale è stato addebitato lo scontro più aspro con Juric, a fine primo tempo nella partita contro i viola, a rispondere. Mancio ha dichiarato: “Gruppo squadra e allenatore sono una cosa sola”.