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Friedkin: il nuovo allenatore della Roma lo sceglie l’algoritmo

La Gazzetta dello Sport fa il punto della situazione sulla panchina giallorossa ed emerge un retroscena relativo alla giornata di ieri

L’esonero di Juric, nonostante Firenze, non è ancora arrivato. E ormai, almeno fino alla partita contro il Torino, probabilmente non avverrà. I motivi non sono noti. Chiariamoci. L’allenatore è soltanto la punta dell’iceberg dei problemi giallorossi ma comunque ci sta mettendo del suo. A preoccupare, oltre al trend di risultati che ha preso una piega decisamente pericolosa, è soprattutto il rapporto con la squadra. Mai prima d’ora infatti si era percepita una frattura così profonda tra quello che chiede il Mister e quanto visto in campo.

Se a questo aggiungiamo poi gli screzi avvenuti nell’intervallo della partita con la Fiorentina e alcuni comportamenti di alcuni giocatori a fine gara il cerchio è completo. Di fatto, ad oggi, l’operazione fatta dai Friedkin con Juric può dirsi fallita. In attesa ovviamente di vedere cosa accadrà domani sera all’Olimpico contro il Torino: perché, al di là di tutto, tecnico o non tecnico, anche i calciatori dovranno dimostrare di essere all’altezza di questa piazza.

Esonero Juric: ieri il volo dei Friedkin ma non verso Roma

In ogni caso, tornando a Juric, lo scenario che sembrava più improbabile dopo la goleada subita al Franchi sta diventando clamorosamente realtà: ovvero l’allenatore croato ancora al suo posto nel turno infrasettimanale di campionato. Eppure ieri, a un certo punto, sembrava che l’esonero dovesse arrivare da un momento all’altro. Come riportato dalla rosea stamani in edicola intorno alle 11.00 (ora italiana, ndr) il Jet privato dei Friedkin – ovvero il “famoso aereo” foriero di decisioni cruciali – si era alzato in volo. Da qui l’idea di molti che stesse partendo alla volta dell’Italia. Proprio come accaduto a metà settembre quando poi venne silurato De Rossi e ancor prima quando saltò la testa di Mourinho.

Stavolta invece non è andata così. Sì perché il velivolo è sì partito, ma alla volta della California. Destinazione: Los Angeles. E lì i Friedkin sono rimasti fino a tardi. Motivi personali? Imprenditoriali? O in qualche modo c’entra anche la Roma? Queste le domande, parafrasando, che si pone il quotidiano sportivo. Di sicuro è che di comunicazioni ufficiali non ne sono arrivate dunque, salvo contrordini dell’ultima ora tutto rimane com’è. Forse anche per paura di commettere altri errori o scelte avventate. C’è però un interessante retroscena che vale la pena analizzare.

Tiago Pinto e Ghisolfi i precedenti: l’algoritmo sceglierà anche il sostituto di Juric alla Roma?

Florent Ghisolfi: numeri e dati hanno fatto uscire il suo nome in chiave Roma – Foto: Salvatore Fornelli (RomaForever.it)

Nella città americana, prosegue il giornale, c’è infatti la sede della Retexo. Nome probabilmente sconosciuto ai più ma che richiama alla mente alcuni precedenti che riguardano proprio il club giallorosso. Quali? Le nomine di Tiago Pinto prima e Florent Ghisolfi poi. La società fa capo a Charles Gould, il cosiddetto “uomo degli algoritmi”, quello che aveva suggerito i due profili appena citati ai Friedkin. Numeri e statistiche incrociati per dare, sulla carta, la miglior scelta possibile.

Che dunque la storia possa ripetersi? Può darsi, nel senso che, chissà perché, la cosa non ci stupirebbe. Al di là della suggestione ‘informatica’ – che poi visti i risultati forse, forse sarebbe meglio tornare all’aspetto umano piuttosto che affidarsi ad una ‘fredda macchina’ – è chiaro che Dan e Ryan potrebbero aver incontrato il loro uomo di fiducia per capire il da farsi. Il toto allenatore resta aperto: da De Rossi a Ranieri passando per tutti gli altri (Mancini, Terzic, Allegri, Sarri, chi più ne ha, più ne metta). Senza escludere un nuovo “Mister X” fin qui mai uscito fuori.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli