La partita, quella sul futuro della panchina giallorossa, è in mano ai padroni di casa, i Friedkin. A loro l’ultima parola sulla permanenza o sull’eventuale esonero dell’allenatore croato, Ivan Juric che, stando alla situazione attuale resterà almeno fino alla gara contro la sua ex squadra, il Torino.
Anche l’eventuale vittoria contro i granata potrebbe, però, non bastare a salvare mister Juric. Se nell’immediatezza la proprietà ha voluto mandare un messaggio ai suoi giocatori, confermando l’allenatore croato, non può non tenere conto dello stato d’animo che regna nello spogliatoio e dello scontro che si è registrato tra il tecnico e Mancini a fine primo tempo. Un acceso confronto dopo il quale sia il difensore sia il suo compagno di squadra e amico, Cristante, avrebbero deciso di restare negli spogliatoi.
Anche gli allenamenti, ieri, a Trigoria, sarebbero stati rappresentativi di un’eccessiva tensione in campo, come riporta la Gazzetta dello Sport, e anche questo elemento potrebbe essere significativo ad attestare che l’’era Juric’ possa veramente volgere al termine.
In questo marasma si torna a ripercorrere le orme dei Friedkin che dubito dopo aver esonerato De Rossi avevano messo gli occhi su Thomas Tuchel, ex difensore tedesco e allenatore che da gennaio sarà il nuovo ct dell’Inghilterra, per poi optare per un traghettatore, mister Juric, con contratto fino a giugno prossimo.
A questo punto, nel caso in cui i Friedkin dovessero decidere di esonerare anche l’allenatore croato la scelta dovrebbe andare in un’altra direzione e De Rossi resta in lizza per il posto, quantomeno per il contratto triennale firmato con la società che lo sta pagando nonostante non stia “usufruendo dei suoi servigi”…