Lorenzo Pellegrini, centrocampista e capitano della Roma, non riesce a uscire dall’occhio del ciclone che lo vede, anzi, tra le concause della crisi della sua squadra.
Il calciatore dai modi garbati, ma pronto a farsi avanti per difendere i suoi compagni, proprio come successo domenica scorsa nel dopo partita contro la Fiorentina, per giustificare agli occhi del ds giallorosso il terribile flop della compagine in campo, continua a vivere un periodo difficile.
Pellegrini è finito nel mirino dei tifosi all’indomani dell’esonero di Daniele De Rossi e continua a cercare di gestire al meglio il periodo tutt’altro che favorevole. Anche immediatamente dopo la partita contro i viola ha sottolineato: “La partita contro la Fiorentina non ha scuse. Una prestazione del genere non va bene. C’è un problema oggettivo e bisogna risolverlo. Se fossi io il problema me ne andrei…”.
Certo è che le parole del ct della nazionale azzurra, Luciano Spalletti, non sono rincuoranti per il centrocampista giallorosso: “Dire che è indispensabile è una parola grossa – ha detto Spalletti -. Ha la capacità di calciare bene i calci piazzati e spesso abbiamo puntato su di lui e su Dimarco. Ha anche la capacità di adattarsi a tutti i ruoli del centrocampo, da attaccante a mediano ed è capace a costruire anche in fase difensiva. Poi ci sono momenti che vanno interpretati velocemente e può succedere, proprio come accaduto contro il Belgio, che si commettano errori”, si riferisce al fallo con espulsione di Pellegrini in Nazionale.
Ha esaminato la condizione del suo giocatore, Spalletti e in conclusione ha evidenziato: “Ora è sotto livello, non è stato fortunato”. Ma Lorenzo prosegue nel suo impegno e tra le varie interviste rilasciare in questi giorni estremamente complicati ha detto: “È evidente che tutti dobbiamo migliorare, io per primo”.