Hummels pensa al futuro della Roma - (RomaForever.it)
Mats Hummels continua a rappresentare un vero e proprio giallo in casa Roma. Sì perché le sue assenze – che ormai non fanno più notizia a dire la verità – ormai sono oggetto di dibattito da settimane. Juric più volte si è espresso sull’argomento e lo ha fatto anche ieri alla fine della partita contro la Dinamo Kiev.
Ma qualcosa, comunque, nella gestione del tedesco continua a non tornare. Come il più classico dei “conti” che, ricontrollando i numeri dall’inizio alla fine, restituisce un risultato sballato. Anche perché ieri praticamente tutti i giornali sportivi, compresi quelli romanista, lo davano finalmente in formazione dal 1′. Perfino lui stesso, qualche giorno fa, si era lasciato scappare una previsione in merito alla partita di ieri. E invece l’esito è stato sempre lo stesso: la panchina.
Cerchiamo allora di rimettere insieme i pezzi del puzzle. Hummels era stato preso come svincolato insieme ad Hermoso quando sulla panchina giallorossa c’era ancora De Rossi. Una mossa dettata dal cambiamento di modulo con il passaggio alla difesa a tre: e lì la Roma, dopo la cessione di Kumbulla, non aveva abbastanza giocatori. Che il tedesco non sarebbe stato arruolabile subito era facile intuirlo considerando l’estate passata senza squadra; oggi però siamo arrivati a novembre e francamente stupisce che il calciatore non abbia disputato nemmeno un minuto. Perfino Saud ha collezionato qualche presenza e lui no.
Non solo. Ci sono due elementi che lasciano perplessi: primo, che al suo posto, spesso continuano a giocare difensori fuori ruolo (come ad esempio Celik e Angelino che a catena costringono altri calciatori ad adattarsi in fascia, da El Shaarawy a Zalewski) e peraltro non certo di livello così eccellente. Rimanendo sempre su Celik e Angelino ricordiamo che lo scorso anno entrambi erano riserve. Secondo: la Roma fin qui ha disputato anche partite contro avversarie decisamente modeste, specie in Europa League. Come l’Elfsborg o ieri la Dinamo Kiev che, attenzione, giocava con le seconde linee. Resta pertanto difficile comprendere come nemmeno a gara in corso ci sia stato spazio per l’ex Dortmund.
Arriviamo così alle parole di Ivan Juric che, c’è da dire, non si è mai tirato indietro davanti alle domande dei giornalisti sul perché Hummels non stia giocando. E non lo ha fatto nemmeno ieri. Ricapitoliamo. Inizialmente l’ex Toro aveva spiegato che il tedesco non era sostanzialmente in condizione non avendo fatto la preparazione pre-campionato; da qui la necessità di un piano di lavoro ad hoc per permettergli di riallinearsi ai compagni.
Tuttavia, dopo Roma Dinamo Kiev Juric si è spinto oltre: la spiegazione adesso, oltre che fisica, è diventata anche tattica. “Nel suo ruolo, cioè dove lo vedo io, adesso sta giocando Ndicka e sta facendo molto bene. Hummels? E’ un professionista, sicuramente avrà le sue chance“, queste le parole rilasciate dall’allenatore giallorosso al fischio finale della partita.
Per quanto più o meno condivisibili i passaggi su Ndicka – che effettivamente sta fornendo buone prestazioni – qualcosa sul tedesco ancora sembra comunque non tornare. Sì perché per quanto l’ivoriano sia portatore di garanzie, in passato ha giocato anche come braccetto difensivo (ricordate quando c’era Smalling?) a sinistra. Dunque perché la linea difensiva Hummels, Mancini e Ndicka ad oggi sia così impossibile? E non stiamo parlando di sfide di cartello, ma anche soltanto di spezzoni o partite come quella di ieri. O come quella contro l’Elfsborg.
Tirando le somme e unendo tutti i punti oggi anche tra gli addetti ai lavori – qualcuno pensa anche che dietro alle sue esclusioni ci siano anche le sue polemiche social – inizia a serpeggiare un’ipotesi che avrebbe del clamoroso: ovvero che Hummels non sia a questo punto più in grado di giocare. Almeno secondo Juric, proprio per quanto detto e analizzato sin qui. Altrimenti resta difficile dare un senso a quanto sta accadendo.