La Roma ha ritrova il sorriso in Europa League. Tuttavia la vittoria di misura maturata contro la Dinamo Kiev non ha dato troppo conferme oltre per l’appunto ai tre punti che ieri sera erano davvero fondamentali. La squadra, specie le seconde linee, continua a mostrare alcune pecche a cui evidentemente servirà trovare soluzioni nel prossimo calciomercato.
Ghisolfi, in tal senso, è già al lavoro. I terzini di fascia, gli unici peraltro in rosa (Saud e Dahl per ora non sono pervenuti), continuano ad alternarsi nel ruolo di ‘braccetto’ difensivo nonostante due centrali di ruolo a disposizione. Hermoso ha giocato è vero ma Hummels si è accomodato ancora in panchina in quanto non rientra nei piani di Juric. Dopodiché anche là davanti sono emersi tutti i limiti della Roma: se esce Dovbyk è notte fonda.
Anche in mediana, c’è da dire, l’allenatore giallorosso non ha trovato ieri sera le risposte che cercava. Soprattutto in Le Fee: perché se è vero come ha ribadito Juric che il francese non giocava da tanto tempo titolare, la sua prova ieri è stata insufficiente. Peraltro proprio un suo pallone perso in uscita rischiava di far prendere gol alla squadra nel primo tempo.
Per quanto riguarda Koné il centrocampista è una delle note abbastanza positive di questa stagione (ieri tuttavia non ha brillato particolarmente), così come Pisilli che si è fatto apprezzare anche in un ruolo non suo, schierato in avanti per sopperire all’assenza di Soulé. Il “fischiato Cristante” garantisce costanza là in mezzo ma la sensazione generale è che manchi ancora quella scintilla in grado di far girare la Roma a pieni giri.
In questo contesto – tralasciando Paredes che ormai è sempre più lontano dalla Capitale (per gennaio c’è il Boca) – un calciatore duttile come Bove forse avrebbe fatto comodo. In tanti a Roma, parlando della tifoseria, già lo rimpiangono e vorrebbero un suo ritorno. Lui però intanto sta assumendo un ruolo sempre più protagonista a Firenze (rivale peraltro dei giallorossi dopodomani), dove è giunto proprio l’ultimo giorno di mercato. Prestito con diritto che si tramuterà in obbligo qualora il centrocampista giocasse il 60% delle partite per almeno 45 minuti. E la strada, ad oggi, sembra tracciata.
Ieri l’allenatore viola Raffaele Palladino ha voluto blindarlo una volta di più dopo l’ennesima buona prestazione in questo caso in Conference League dove Bove ha messo a referto anche un assist con un gran passaggio per Ikoné. “E’ il nosto jolly”, ha dichiarato il tecnico partenopeo. “Sono felice, sta facendo bene. Chi capisce di calcio vede il grande lavoro che fa. E’ maturo e vede calcio, può giocare ovunque“. Parole che lasciano presupporre dunque un destino segnato nella carriera del calciatore.