Manca la mentalità vincente secondo Ivan Juric: ma chi dà la mentalità ad una squadra? L’allenatore.
“A me non manca niente come persona per lavorare bene, parlo costantemente con il ds, da domani mi aspetto un cambiamento”, ha dichiarato in conferenza stampa ma non si ha una bacchetta magica per far quadrare le cose.
La mentalità si trasmette giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, se ci si accontenta di un punto come lo stesso Juric ha ammesso c’è qualcosa che non va.
Il tecnico continua ad essere convinto delle buone prestazioni della squadra, dà valore ai suoi giocatori ma poi dice che non hanno cattiveria, che non sono pronti mentalmente.
Tutto questo fa vacillare ogni certezza, fa credere che forse la strada giusta non si troverà per molto tempo ancora perché non c’è chiarezza e probabilmente non c’è neanche coesione.
Vediamo un Dybala terzino e pensiamo che forse non è contento ma si sacrifica e si mette a disposizione della squadra: se però non ha più le stesse motivazioni mentre fino a neanche due mesi fa aveva rifiutato di essere ricoperto d’oro in Arabia pur di rimanere a Roma, allora qualcosa forse è cambiato.
Se i tifosi che hanno sempre dato amore e sostegno spassionato alla squadra ora si ritrovano a fischiare i giocatori e gli stessi giocatori non riescono a reagire, qualcosa in più deve essere fatto e di certo l’unico che può cambiare la loro mentalità e dare le motivazioni giusti è solo l’allenatore.