Nel momento complicato che sta vivendo la Roma ieri è arrivata la notizia del cambio di agenzia da parte di Daniele De Rossi. L’ex allenatore giallorosso ha lasciato infatti la World Soccer Agency di Lucci – che ha voluto ringraziarlo pubblicamente per il percorso professionale fatto assieme – per approdare alla Lian Sports Groups di Fali Ramadani.
Un nome quest’ultimo non certo nuovo alle cronache sportive considerando i tanti giocatori e allenatori assistiti. Non solo. Ramadani svolge parallelamente anche una proficua attività di intermediazione inerente al calciomercato: sue “le mani” che hanno disegnato ad esempio il ricchissimo affare Dybala, anche se poi il dietro-front dell’argentino ha fatto saltare il trasferimento in Arabia. Perché dunque DDR ha scelto proprio il suo gruppo? Cerchiamo di provare a capirne di più. Soprattutto in ottica Roma.
Da ieri infatti molti analisti stanno provando ad interpretare questa mossa dell’ex centrocampista giallorosso. Sì perché se la sua ombra dalla panchina romanista non se n’è mai andata di fatto, le difficoltà che sta incontrando Juric hanno nuovamente avvicinato prepotentemente il suo nome a Trigoria in quello che rappresenterebbe l’ennesimo ribaltone di questa stagione.
La prima ipotesi e quindi lo scenario numero uno in questo momento è proprio il ritorno di De Rossi alla Roma. Ve lo abbiamo raccontato ieri qui. In tal senso la scelta di affidare la sua procura ad un uomo vicino all’ambiente giallorosso potrebbe leggersi così: Ramadani ha contatti avviati con i Friedkin avendo gestito diverse trattative – tra concluse, messe momentaneamente in stand-by o anche saltate – nel corso degli ultimi mesi. Da Chiesa a Dybala, passando per Saud Abdulhamid o Jeremie Boga. L’agente, dunque, è uno che con la Roma, ma anche col DS Ghisolfi, parla spesso.
C’è però una seconda ipotesi che deve essere considerata. Solitamente i professionisti del mondo del calcio intraprendono un cambio di procuratore nel momento in cui vogliono imprimere una svolta alle loro carriere. Secondo TMW anche nel caso di De Rossi potrebbe leggersi una scelta operata in questa direzione: non va infatti dimenticato che le agenzie guadagnano la maggior parte dei loro denari stipulando nuovi contratti piuttosto che con quelli già firmati.
Specie se, come in questo caso, da altri soggetti. Da qui allora l’ipotesi che DDR abbia voluto legarsi a Ramadani per cercare nuovi contatti e quindi opportunità differenti rispetto alla Roma. Non a caso per l’eventuale post-Juric sono iniziati a circolare anche altri profili. Ad ogni modo l’accordo tra DDR e i giallorossi resta comunque ancora in essere e dunque, salvo una risoluzione coi Friedkin, la strada più rapida per tornare ad allenare per De Rossi è quella di un suo ritorno proprio in giallorosso. Juric del resto è ancora in bilico e le prossime due sfide saranno decisive. Dopodiché, a seconda di come volgeranno gli eventi, ne sapremo di più.