Che il rapporto tra l’ambiente Roma e la famiglia Freiedkin sia ormai ai minimi termini è sotto gli occhi di tutti. La loro continua assenza dalla Capitale, la dura contestazione esplosa dopo il caso De Rossi, le voci di una possibile cessione ma anche i continui investimenti fatti sempre nel mondo del calcio ma da altre parti. In più mettiamoci dentro la questione stadio, l’iter prosegue ma davvero a rilento, e i risultati sportivi che non stanno andando come sperato.
Insomma, se dovessimo puntare il classico euro sul futuro in giallorosso della famiglia texana ad oggi preferiremmo tenercelo in tasca, ecco. Prendiamo ad esempio la questione dell’organigramma societario: a distanza di un mese dall’addio di Lina Souloukou ancora non è stato nominato il suo successore.
Un vuoto importante, sicuramente non degno del blasone di una società come la Roma (basti pensare al quadro ‘imbarazzante’ offerto domenica sera all’Olimpico contro l’Inter). Ma i Friedkin stanno pensando seriamente di vendere la società o si tratta soltanto di speculazioni? Cerchiamo di saperne di più anche alla luce di importanti indiscrezioni emerse in queste ultime ore.
I Friedkin e l’addio a Roma: cosa c’è di vero
Quanto sviscerato sin qui basterebbe già a fornire una buona base di partenza per fornire delle basi ‘tangibili’ per giustificare una possibile cessione della Roma. Approfondiamo tuttavia la tematica. Intanto c’è l’aspetto meramente sportivo. Dal punto di vista del mero business, che però per gli americani è l’unica cosa che conta, gli ingenti investimenti fatti nel calciomercato estivo non stanno trovando conferme in campo.
Del resto si tratta di un vecchio problema. Questo sport non si può fare solo con le figurine e la mancanza di figure dirigenziali in grado di guidare in modo efficiente la macchina, vicine al calcio italiano e soprattutto all’ambiente romanista, è ad oggi il vero problema della Roma. Ancor prima degli aspetti tecnici. Spendere ma farlo male – perché non correttamente indirizzati – equivale non solo a “non spendere” ma anzi a buttare al vento milioni. Sprecando di conseguenza un grandissimo potenziale.
Dopodiché, tornando ai Friedkin, che questi aspetti proprio non vogliono capirli, bisogna mettere nel calderone come dicevamo anche le decisioni del loro gruppo di investire nel calcio ma da altre parti. L’Everton in Inghilterra, il Cannes in Francia e pure il Dallas FC in America. Che posto ricoprirà dunque la Roma in questo immenso portfolio di investimenti? Difficile dirlo con certezza.
Friedkin-Roma, nuovi soci e cessione programmata: “Vendono il 30% delle quote”
In questo scenario così complesso si inserisce un’importante notizia rilanciata ieri dal conduttore di Radio Radio Ilario Di Giovambattista, giornalista molto vicino alle cronache delle due squadre romane. L’indiscrezione è di quelle “pesanti”: secondo Di Giovambattista infatti i Friedkin sarebbero ad un passo dal far entrare in società nuovi soci cedendo un pacchetto rilevante delle quote societarie, pari al 30%.
E fornisce in più anche un orizzonte temporale entro il quale tutto questo si dovrebbe consumare:
“Soci nuovi per i Friedkin? Così pare. Secondo voci di addetti ai lavori in ambito finanziario i proprietari della As Roma starebbero cedendo un pacchetto importante (30%) della Società controllante. Tutto questo accadrebbe entro fine Ottobre”.
Non solo. Al di là della singola operazione finanziaria il fine ultimo della stessa sarebbe però un altro. Spiega ancora il giornalista: se tutto ciò si materializzasse infatti “sarebbe un primo passo verso la definitiva cessione della Roma Calcio”. Questo il post lanciato su “X” nelle scorse ore.
Soci nuovi per i Friedkin? Così pare. Secondo voci di addetti ai lavori in ambito finanziario i proprietari della #AsRoma starebbero cedendo un pacchetto importante (30%) della Società controllante. Tutto questo accadrebbe entro fine Ottobre. Sarebbe un primo passo verso la…
— Ilario RadioRadio (@IlarioDiGiovamb) October 22, 2024
Ricordiamo inoltre che la Roma sarebbe finita nuovamente anche nel mirino del gruppo Follieri che avrebbe pronta una maxi offerta da 1 miliardo per rilevare il club ai Friedkin.