Continua il momento di subbuglio in casa Roma. L’ultima prova dei giallorossi contro l’Inter, che ha avuto comunque degli aspetti positivi va sottolineato, ha rimesso pesantemente in discussione la posizione di Ivan Juric alla guida della squadra.
A mancare non sono tanto i risultati perché dall’arrivo del tecnico ex Torino qualcosa è comunque cambiato, quanto piuttosto un’identità precisa e chiara di gioco. Soprattutto al livello offensivo ci sono delle lacune evidenti: la squadra segna e produce pochissimo, a parte il solo Dovbyk. Il famoso “Dybala terzino (o mediano)” visto domenica contro i nerazzurri se da un lato evidenzia come i giocatori siano dediti alla causa-Juric, dall’altro non può che accendere più di un campanello d’allarme.
Lo abbiamo detto diverse volte. La Roma ha contenuto bene l’Inter, è innegabile, ma ai punti, se c’era una squadra che meritasse qualcosina in più, erano proprio i nerazzurri. Basta vedere gli interventi di Svilar. Qualcuno giustamente sottolinea il fatto che davanti c’era una delle squadre migliori del campionato e anche questo è vero; tuttavia il problema di fondo resta: a questo gruppo è come se mancasse una scintilla, un marchio di fabbrica pienamente riconoscibile.
Quello che, paradossalmente, Juric era in grado di dare alle sue squadre. Forse perché mancano gli interpreti adatti? Questo sicuramente è un fattore. Sollevato peraltro sin da quando è arrivato a Trigoria. A colpire tuttavia è anche la linea comunicativa scelta dall’allenatore che continua a sottolineare progressi che non sempre è facile ravvisare. Tirando le somme, è chiaro quindi che i prossimi impegni per il tecnico giallorosso diventeranno cruciali. Già a partire da giovedì.
Se sul campo le cose non girano per il verso giusto, all’esterno il clima è incandescente. La tifoseria continua nella sua protesta contro la società ma anche contro alcuni giocatori. Di fatto l’Olimpico, ad oggi, è uno stadio dove non è semplice giocare per la stessa Roma. Tutti fattori che inevitabilmente complicano il lavoro dell’allenatore: dopodomani si torna già in campo e per Juric sarà fondamentale non sbagliare la gara.
Qualora arrivasse infatti un altro passo falso – anche un pareggio probabilmente – a quel punto la successiva trasferta di Firenze diventerebbe già un crocevia fondamentale per il suo destino sulla panchina giallorossa. Per il momento la società, compreso Ghisolfi, ha ribadito la fiducia all’allenatore smentendo categoricamente anche l’eventuale possibile ritorno di De Rossi. Chiaramente però, se il trend non dovesse essere invertito, non sono da escludere decisioni a sorpresa da parte dei Friedkin.