Inizia oggi l’ennesima settimana di dubbi e riflessioni in casa Roma. In molti avevano visto nella partita contro l’Inter la possibilità di rilanciarsi in campionato mettendosi alle spalle tutte le difficoltà d’inizio stagione. Ma così purtroppo non è stato.
La buona prestazione corale, che comunque si è registrata ieri sera, va letta tuttavia nell’ottica di una squadra che se non fosse stata affossata da un doppio errore individuale, quello commesso dall’accoppiata Zalewski-Celik, comunque difficilmente sarebbe andata oltre allo 0-0. Questo è un primo dato di fatto: la Roma non segna.
Dopodiché ci sono i singoli: Dybala ieri ha fatto bene in termini di impegno e sacrificio ma il suo ruolo dovrebbe essere ben altro. Soulé, a parte forse l’ultimo tiro della partita, continua ad essere evanescente; Dovbyk appare isolatissimo là davanti e a centrocampo la squadra non gira.
Nemmeno nel finale quando sarebbe servito provare il tutto per tutto i giallorossi hanno dato segnali di vita; tanto che paradossalmente è stata l’Inter ad andare più vicina al secondo gol che a rischiare di subire il pari.
Insomma, se l’obiettivo dichiarato è quello di ritornare in Champions per la Roma la strada è tutta in salita. L’effetto Juric sembra già essere svanito; perfino della classica impronta che hanno solitamente le sue squadre non c’è traccia. Segno che, evidentemente, i timori ventilati al momento del suo insediamento sulla panchina giallorossa – “la Roma non ha i giocatori per fare il suo gioco” – forse, forse non erano soltanto un’illazione.
Quella vista contro l’Inter è apparsa infatti una squadra quasi snaturata che ha sì limitato l’Inter come ha detto lo stesso Juric ma che per l’appunto sarebbe riuscita al massimo a strappare un pareggio. Non solo. Decisivo ai fini del risultato finale, come del resto è accaduto più di una volta in questa stagione, è stato anche un altro fattore.
Parliamo infatti dell’apporto dato alla causa da Mile Svilar. Il portierone giallorosso continua a mettere ‘una pezza’ agli errori difensivi e senza le sue parate, ieri come in altre occasioni, le reti subite sarebbero potute essere molte di più. Sia nel primo tempo ma soprattutto nella ripresa quando l’estremo difensore ha sbarrato la strada agli avversari mantenendo la sua squadra in partita fino all’ultimo.
“Come mai siamo decimi? I risultati”, ha dichiarato Svilar al termine della partita. “Viviamo un momento difficile, pesante, ma dobbiamo uscirne. Se giochiamo così ne vinceremo tante quest’anno“, ha aggiunto il portierone romanista.
Al portiere è stato chiesto anche un commento sulla trattativa che dovrebbe portare al suo rinnovo. Le parti, com’è noto, sono vicine e c’è sul tavolo un’ipotesi di prolungamento di altri due anni (dal 2027 al 2029, ndr) con ingaggio raddoppiato. Svilar però per adesso è concentrato soltanto sul campo e forse ha anche ragione considerando il momento difficile che sta vivendo la Roma. Questo ad ogni modo è stato il suo commento:
“Rinnovo? Ora è il mio ultimo pensiero. Penso soltanto al campo e basta”
Come leggere dunque le sue parole? Ricordiamoci che sul numero 1 romanista si sono mosse già alcune squadre di Premier. Tuttavia, al netto dell’accordo ancora in essere con la società dei Friedkin (comunque restano altri tre anni di contratto) tutto lascia presupporre soltanto a un piccolo rallentamento nella trattativa per il suo rinnovo (davvero a buonissimo punto), dettato proprio dalla contingenza del momento.