A distanza di mesi, non si placano gli animi nei confronti di Josè Mourinho e anche se ormai non è più l’allenatore della Roma fanno ancora discutere alcuni suoi comportamenti avuti nel corso delle scorse stagioni.
Ricordiamo tutti l’ira dello Special One che si era scatenata nei confronti di Rick Karsdorp per un comportamento ritenuto intollerabile da parte sua e della tifoseria. Venne sostituito durante il derby, non si trattenne in panchina, successivamente giocò con sufficienza e svogliatezza: queste sono state le recriminazioni avute nei suoi confronti che hanno inevitabilmente rotto il rapporto di stima reciproca tra allenatore e calciatore.
Il tutto andò ad aggravarsi nel momento in cui Mourinho espresse il suo disappunto nei confronti del difensore in maniera plateale accusandolo di aver tradito lui e la squadra con un atteggiamento considerato irrispettoso e menefreghista.
Dopo qualche giornata dal derby incriminato addirittura il tecnico portoghese lo liquidò in diretta tv: “a gennaio si trovi un’altra squadra”.
Allora Karsdorp non commentò le ingiunzioni del suo allenatore e rimase in silenzio di fronte a tali dichiarazioni, ma oggi l’olandese, in forze al PSV ha rotto il silenzio, raccontando il suo punto di vista: “Quando sono uscito dal campo nel derby contro la Lazio (vinto 0-1 dalla Lazio, ndr), sono andato a prendere il cappotto velocemente, e Mourinho era molto agitato per questo. I risultati poi sono stati pessimi e credo che abbia voluto mandare un segnale usando me dopo la partita contro il Sassuolo “.
Ha aggiunto poi: “Non si è mai scusato. Negli spogliatoi mi ha chiamato traditore circa otto volte, questo può anche farlo ma non avrebbe mai dovuto farlo pubblicamente. È stata una sorpresa. È andato troppo oltre“.
Sorpresa anche perché, secondo quanto dichiarato dal terzino, fino a quel momento i loro rapporti erano distesi: “Ho ancora le conversazioni divertenti con Mourinho salvate qui sul cellulare, c’era sintonia. Per questo motivo sono rimasto sorpreso dal suo gesto”.
Le scuse di Mourinho nei suoi confronti, per averlo chiamato ‘traditore‘ davanti a tutti non sono mai arrivate come ribadito dallo stesso Karsdorp, ma a modo suo forse aveva cercato di riallacciare i rapporti: “Non è quel tipo di uomo che chiede scusa, ho notato che stava cercando di ripristinare il nostro legame, ma ho resistito. È andato troppo oltre. Dopo quella discussione avrei dovuto andarmene”, ha tuonato il giocatore.
Ciononostante è riuscito a mantenere il controllo anche se la sua volontà era un’altra: “Volevo davvero gridare ai media quello che era successo veramente, ma non l’ho fatto”.
Successivamente i rapporti si irrigidirono definitivamente: non fu convocato per la gara contro il Torino e alla ripresa degli allenamenti non si presentò a Trigoria. All’arrivo di Daniele De Rossi, dopo l’erroraccio contro il Bayer Leverkusen fu messo fuori rosa fino alla risoluzione del contratto nell’estate del 2024.
C’è da dire che nei suoi 7 anni in giallorosso, Rick Karsdorp non ha mai entusiasmato allenatori e tifoseria.