L’AS Roma è ancora senza CEO: dopo le dimissioni di Lina Souloukou, arrivate in seguito alla decisione di esonerare Daniele De Rossi, nessuno ha preso il suo posto.
A quanto pare tra la greca e il tecnico romano c’erano state diverse frizioni che hanno portato alla decisione drastica di allontanare DDR: ”o lui o me”, avrebbe detto l’amministratrice delegata nella quale i Friedkin riponevano massima fiducia.
Probabilmente non si aspettavano, però, le conseguenze di tale decisione con la reazione incontrollata della tifoseria ancora in pieno clima di protesta che è arrivata a minacciare la Souloukou , la quale per difendere la sua incolumità e quella della sua famiglia ha preferito rassegnare le dimissioni.
Dal 22 settembre, però, la Roma è ancora senza CEO: i Friedkin sanno che, soprattutto in una fase così delicata, devono ponderare le loro decisioni. La Sud, infatti, lamenta che non ci siano, all’interno della società, figure dirigenziali che conoscano l’ambiente romano e proprio questo porterebbe a delle scelte in controtendenza al tifo e alla passione romanista.
L’idea che sta balenando in queste ore nella testa degli americani è quella di una vecchia conoscenza dei giallorossi: Claudio Fenucci, attuale ad del Bologna.
E’ stato lui uno degli artefici della storica qualificazione in Champions League degli emiliani, nella scorsa stagione di campionato.
Fenucci ha, inoltre, già ricoperto tale ruolo alla Roma dal 2011 al 2014 e conosce molto bene la piazza giallorossa.
Questo potrebbe accontentare la tifoseria dato che si tratta di una persona valida, preparata con esperienza decennale nel ruolo e con un passato in giallorosso: colui che potrebbe diventare l’anello mancante tra la società e i suoi tifosi.