Lavoro, ottimismo, risultati. Ivan Juric si scrolla di dosso con una sicurezza quasi invidiabile i tumulti burrascosi che aleggiano sopra a Trigoria. Ribadisce di non sentirsi precario (anzi!) e di voler riconquistare la piazza a suon di prestazioni sul campo. Altro che ritorno di De Rossi verrebbe da dire.
L’allenatore ha inoltre spiegato di non volersi fare “contaminare dalla negatività diffusa che avverte attorno a sé e alla squadra“. Anche se il tifo continuerà a protestare. Dopodiché si è parlato anche di alcune questioni tecniche scendendo nello specifico di alcuni calciatori. Su tutti Dybala e Pellegrini, ovvero i due top player che fin qui stanno ampiamente deludendo le aspettative. Clicca qui invece se vuoi rileggere l’intervista integrale al Mister giallorosso.
Tra i passaggi che sicuramente hanno catturato l’attenzione del lettore c’è intanto quello sul Capitano giallorosso e sul momento no che sta vivendo. Juric però difende a spada tratta il suo giocatore e anzi rilancia: “Nelle ultime partite ha avuto 6-7 palle gol. Cosa significa? Che si muove da dio”. Il gol certo non è arrivato ma l’allenatore, benché lo ritenga un “peccato” chiaramente, non si dice preoccupato.
E incalza: “Ha avuto occasioni importanti, colpito una traversa. Lo vedo bene. Non si tira mai indietro“. Insomma per Juric si tratta soltanto di un periodo: “Anche in Nazionale ogni cosa che prova gli va storta. Ma lavorando come sta facendo arriverà a punto”. La previsione dell’ex Torino può dunque rincuorare tutti i tifosi romanisti, sperando ovviamente che si avveri. Magari già domenica sera contro l’Inter.
La chiusura di Ivan Juric è infatti su un tema di cui si dibatte molto quando di mezzo c’è il Capitano giallorosso. Nonostante le sue prestazioni altalenanti, specie nell’ultimo periodo, tutti gli allenatori che hanno la possibilità di gestirlo non gli negano mai la maglia da titolare. Era successo con De Rossi, lo vediamo adesso con Juric e perfino con l’Italia dove Spalletti lo ha schierato dal 1′ contro il Belgio (anche se l’epilogo non è stato quello sperato).
Ad ogni modo, il tecnico croato spiega:
“Io vedo un giocatore a cui Spalletti dà la numero 10. Sono convinto che si sbloccherà”.